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Luciano De Michieli OSA

Il Sindaco e i celebranti offrono l'olio all'altare di S. Agostino  (foto Varenna)

Il Sindaco e i celebranti offrono l'olio all'altare di S. Agostino

 

 

Omelia di Padre Luciano De Michieli O.S.A.

 

Domenica, 4 settembre 2016

386^ Festa in onore di S. Agostino Patrono di Cassago

 

 

 

 

E' una gioia poter essere qui, sapendo l'amore che questa comunità sempre ha tenuto per Sant'Agostino, seguendo le orme del Maestro per imparare ad amare sempre più Cristo. Non posso però, non iniziare con tutti voi, unendoci alla gioia in questo giorno della canonizzazione di Madre Teresa, che ci unisce tutti in unico cuore,

nell'imparare la carità,

nell'imparare a essere sempre in ricerca di un cuore più grande,

di un cuore grande come quello del Signore,

che sapeva, mettere, al centro, i poveri,

e dare tutto Se Stesso per loro.

Agostino, quando, dopo lungo cammino, era arrivato al culmine della sua lotta interiore, della sua resistenza a Dio, decise di arrendersi.

Sapete che fu aiutato da alcune esperienze fondamentali: l'esperienza di una chiesa concreta che viveva con fede, nella quale sua madre Monica, che lo aveva raggiunto a Milano, si era, gettata con passione.

La chiesa di Ambrogio, che combatteva contro l' Imperatrice ariana, si barricava in chiesa perché, questa eresia non prendesse e rubasse la limpidezza e la verità della fede.

Dall'altra parte venne aiutato tantissimo, nel gettarsi, con una sete incredibile, nelle Scritture : specialmente nei libri di San Paolo, nelle lettere di Paolo, come quella che abbiamo letto oggi.

E pensavo, quanto è vero che queste parole forti, come quella che abbiamo sentito oggi di Paolo,

come dire, rispondo e cambiano la nostra vita, se noi abbiamo sete.

Se siamo ascoltatori distratti, che pensano più o meno, come, come arrangiarci nella vita, di aver capito più o meno cosa vuole Dio, queste parole scivolano via !

Agostino invece si è gettato su questi libri, per cercare una via di salvezza, che significava per lui, la profonda unità tra la sua felicità, la pace, il senso della vita. Che avesse un senso quello che voleva, la voglia di fare, la capacità di essere libero, da tutte le sue schiavitù, dal fatto che voleva fare qualcosa di bene, e faceva il contrario.

Con questa sete si è buttato nelle parole di San Paolo e questo lo ha liberato !!!

L'ha aiutato un sacerdote, Simpliciano, al quale ha aperto il cuore, perché una guida spirituale, un confessore, ti mettono il Volto di Cristo, e, ti aiutano a non sfuggire a te stesso.

Perché sapete, quando si cerca, si, si è fatto abbastanza chiarezza dentro, ma poi, noi in fondo, alla fine, ci giustifichiamo, ci diciamo ... . Invece un volto che ti ascolta, che ti fa da specchio, che ti dice : " " vedi tutto così ? perché vivi così ? ma pensi così te ? " questi ti mette amore !!!

Quando abbiamo il coraggio di fare questo, anche questo ci aiuta; e, l'ultima, l'ultima cosa importante che viveva, in quanto arrendersi a Cristo, è stato il racconto di un amico, un suo amico dall' Africa, Ponticiano, che veniva a Milano, e, siccome conterraneo, è andato a trovarlo, e così, parlando del più e del meno, si è messo a parlare di Sant Antonio abate, del fatto che aveva lasciato tutto, ma non bastava questo, poi alcuni amici suoi, di Ponticiano, che avevano lasciato tutto, come Sant Antonio, e vivevano in quel tempo accanto a lui. Non solo, avevano anche le fidanzate, e queste fidanzate, vista la loro scelta, si sono consacrate a Dio !!! E poi alcune comunità che, raccontava lui proprio, Ponticiano, fuori Milano, che vivevano, questa dedizione totale a Dio ! Insomma queste testimonianze, concrete, del suo tempo, di gente che viveva accanto a lui !!!

... E alla fine lo hanno spiazzato ! perché poteva dire, però questi erano, …...

... Ma quando, chi vive accanto a te, riesce a vivere la conversione, riesce ad abbracciare pienamente Cristo, a vivere la misura dell' amore del Signore, ...

... E non puoi più avere scuse, non puoi più dire : " era vero per quelli, una volta " ...

... Ma delle persone ..., e dici : " perche io no " ?

Allora ecco, dei fatti come quello di Madre Teresa, non possono lasciarci spiazzati, eh !!!

Abbiamo tante figure di santità del nostro tempo, di persone che ci dicono, in questo tempo, noi tante volte diciamo, difficile, impossibile !

Queste persone hanno vissuto nel nostro " stesso " tempo. Con le nostre " stesse " fatiche !!! E hanno saputo arrendersi a Cristo, e hanno mostrato la fecondità di questa resa, di questo amore incondizionato per Lui !

Quindi anche noi approfittiamo ! Perché questo annuncio del Vangelo, che abbiamo sentito oggi, e questa chiamata precisa ! Ci deve, ci deve trovare, in piedi, come Agostino !

Agostino infatti poi diceva " Dammi un cuore che ama, e capirà cio che vivo ! "

Quante volte noi la Parola di Dio l' ascoltiamo, senza questa sete ! non come terra arida senz' acqua ! senza Questo Amore ? ! E così Lei non può confortarci come potrebbe !

Questo Spirito che ci è stato dato, come diceva Paolo, " l' Amore di Dio riversato nei nostri cuori ", non riesce molto a fiorire !

Prego, Ecco, questa é la potenza grande di Dio ! E siccome in questa settimana, avete parlato dei Dialoghi, e, sapete che, e, Agostino, e, finalmente lui racconta di questo parco, dico un orto, a Milano, insomma, va su le Lettere di Paolo, ha sentito questa voce : " prendi e leggi, prendi e leggi, data la genuinità del suo pianto, della sua disperazione, questa parola entra proprio lì ! perché poi non ti attacchi più a niente.

E questa Parola diventa " Risposta " !

Lui alla fine, letta questa parola di Paolo, dice : " una voce di certezza entrò nel mio cuore "

Aveva deciso: Cristo era la sua Vita !

Questa decisione, della testa, a passare il cuore, alla vita, ai gesti, ha avuto un percorso, però è una decisione importante !

Agostino infatti, fatto questo, decise di iscriversi ai catecumeni, per essere battezzato.

In questo tempo, stava arrivando l' inverno, decise di venire a piedi, come alcuni di voi hanno fatto, alla Villa di Verecondo.

Questa persona aveva dato ad Agostino e compagni la possibilità di fermarsi, con sua madre, alcuni amici, con suo figlio Adeodato, e, si misero a passare un tempo, dedicato alla ricerca della verità, di ciò che è buono.

Però è importante capire che non era un circolo filosofico, letterario, no, dopo, dopo questo essere stato preso da Cristo, si butta in questo, con le persone che erano a lui più care, per un cammino di comunione.

.... E i Dialoghi, furono scritti tra qui, e anche al ritorno, a Milano, prima della Quaresima, quando poi, ricevette nella Pasqua di quel 387, il suo battesimo !

.... E mi piace ricordare questa preghiera, che avete sentito altre volte, ma che è importante che ci ricordiamo in cuore. Che dice come lui, aveva capito da dove partire, anche se dice : " Signore insegnami da parte andare "

Perché, un uomo capace di iniziare questo dialogo con Dio, ci insegna, un punto di partenza. " Ormai, io Te solo amo,

Te solo seguo,

Te solo cerco,

E sono disposto ad essere soggetto a Te soltanto.

Desidero essere Tuo. Comanda, ordina ciò che cuoi !

Ti prego, ma guarisci, ed apri, le mie orecchie !

Guarisci, ed apri, i miei occhi !

Dimmi da che parte devo guardare per vederTi.

Spero di poter eseguire tutto quello che mi comandi.

Sento che devo tornare a Te.

A me che busso, si apra la porta !

Insegnami come si può giungere fino a Te !

Non ho altro che la Tua volontà !

Ignoro da dove si deve partire per giungere a Te.

Tu suggerisci i passi !

Tu mostrami la via !

Forniscimi ciò che è utile per il viaggio !

Se con la fede, Ti ritrovano coloro che tornano a Te, dammi la fede !

Se con il sapere, dammi il sapere !

Agostino doveva essere ancora battezzato, ma era chiaro che si era convertito, cioè, aveva rivolto la sua vita, totalmente, a Gesù, a Dio !

Questo significa " Convertirsi " !

Questo dialogo così personale, Te solo amo ! Te solo seguo ! … in Te voglio vivere ! …

Questo desiderio che ti spinge, che però ti rendi conto, che c' è un percorso da fare, e allora Gli dici :

" Insegnami la strada, dammi la forza, dimmi come devo camminare, dimmi ... "

Ecco, questa è la Conversione ! questa è la passione di un cuore che ha trovato una perla preziosa, e tutto il resto diventa secondo. Perché amando questo, tutto recupera. Però, invece, amando le altre cose, più di questo, tutto perde !

Perché questo aveva sperimentato tante volte, quando lui urlava : " sono stato morte a me stesso, nelle scelte che ho fatto, sono stato morte, mi sono ucciso, non ho trovato la felicità che cercavo ! In Te torno a vivere ! "

Potessimo anche noi , dire a Dio, Questo !

Perché lo sperimentiamo, eccome se lo sperimentiamo !

Tante volte, il Signore, si ferma, e ci lascia camminare, come ognuno vuole.

E dentro quella distanza, sperimentiamo la morte, la tristezza. Non siamo appagati, siamo uomini.

Allora in quel modo, il Signore, timidamente, viene a parlarti. Perché non aspetta che tu torni, eh !

Il Signore viene incontro, nel profondo, nella tua solitudine, nel tuo errare ! E ti suggerisce, torna, torna al tuo cuore, torna a Me !

Perché questo è quello che Agostino continuerà a dire : " Tu Signore eri vicino a me, e io ero fuori "

E ha raccontato : " Io pensavo di essere lontano da Te, , e Tu eri vicino. Io ero fuori, , e Tu mi cercavi "

Cosa dobbiamo ascoltare? Siamo immensamente amati !!!

E l'ultima cosa che volevo dirvi, e, avete capito come Agostino non è più, gonfio, pieno di se ?

Tutto ciò di cui ha bisogno lo chiede, non pensa di essere capace.

Gli dice : " Tu dimmi, comandami quello che vuoi, ma mandami quello che comandi !

.... E se io, non riesco ...., .... Guariscimi !

... Se guardo dalla parte sbagliata ……, ... Dimmi dove devo guardare !

Questa è la preghiera, sapete ! La preghiera è questo dialogo con Dio, perché abbiamo bisogno, tutto il giorno, che Lui ci, ci aiuti, ci avvii, ci sollevi.

Questa diventa poi la preghiera, di ogni istante della nostra vita. E quanto anche in questo siamo distratti !

Pensiamo : " Signore ho capito " Capiamo e facciamo da soli, e no ! Agostino dice, no ! Ho capito che devo guardare a Te, devo stare con Te, stando con Te la vita diventa feconda.

Ecco, grazie della pazienza, però ci tenevo a dire questo, veramente ci tenevo a dire questo perché, questo è stato un po il punto di partenza di Agostino in questi suoi primi dialoghi interiori, che poi sono divenuti, sempre più, ....

Se prima, in questi primi dialoghi, si diceva : " Chi sei Tu Signore ? Chi sono io ? " poi Agostino imparerà che Dio lo trovi nelle cose della vita. Dio non lo trovi nella teoria, lo incontri strada facendo.

E infatti, si chiederà : " Chi sei Tu per me ? chi sono io per Te ? "

Parlerà di una relazione completa. Ognuno di noi imparerà ad amare Dio vivendo con Lui.

Ecco impariamo anche questo : che non si impara prima ad amare, ma si impara ad amare vivendo con Lui !

Allora ci innamoreremo sempre più del Signore.

Che Lui ci doni Questa Grazia !

Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato