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PITTORI: Maestro di Sutamarchan

Tolle lege

Agostino sul letto di morte guarisce un malato

 

 

MAESTRO DI SUTAMARCHAN

1700-1750

Sutamarchan, Convento agostiniano Ecce Homo

 

Agostino sul letto di morte guarisce un malato

 

 

 

La scena si riferisce al periodo che precede la morte di Agostino ed è una personale riproduzione dell'ignoto autore di una analoga stampa di Bolswert. Il santo è seduto nel suo letto vestito con la tonaca monacale e alza il braccio destro per benedire una persona che gli sta davanti e che gli è stata portata su una portantina. Due servi inginocchiati impugnano ancora i bracci della portantina. Un frate è in piedi alla sua destra, mentre altri sei frati con la tonaca nera assistono in preghiera alla scena.

Agostino benedice il malato dal capezzale che poi guarirà. Agostino ha un aspetto vegliardo, con una folta barba chiare e il viso illuminato da una luce a forma di aureola. L'ambiente è semplice, piuttosto buio e richiama anche nei particolari la drammaticità dell'episodio e la meraviglia dei frati che guardano Agostino mentre compie questo gesto caritatevole.

Al centro della scena in alto, dietro il letto di Agostino, sono appesi dei fogli con i salmi penitenziali che il santo aveva fatto affiggere nella sua camera.

 

Intanto venne da lui un ammalato a domandargli con insistenza che lo guarisse ed egli rispose: - Figlio mio, credi tu che se io ne avessi avuto il potere non ne avrei usato prima per me? Ma l'ammalato insisteva dicendo che in una visione gli era stato dato questo comando. Vedendo la sua fede, il santo gli impose le mani e lo guarì.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea 29. 5.

 

Parimenti, mentre era malato e stava a letto, venne da lui un tale con un suo parente malato e lo pregò di imporre a quello la mano perché potesse guarire. Agostino gli rispose che, se avesse avuto qualche potere per tali cose, in primo luogo ne avrebbe fatto uso per sé. Ma quello replicò che in sonno aveva avuto un'apparizione e gli era stato detto: « Va' dal vescovo Agostino perché imponga a costui la sua mano, e sarà salvo ». Appreso ciò egli non indugiò a fare quel che si chiedeva, e il Signore subito fece andar via guarito quel malato dal suo letto.

POSSIDIO, Gesta Augustini 29, 5