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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Miguel CabreraPITTORI: Miguel Cabrera
Agostino cardioforo
MIGUEL CABRERA
1715-1768
Guadalupe, Seminario Conciliar de la Purísima
Agostino cardioforo
Dipinto a olio su tela, il quadro raffigura un giovane Agostino in paramenti episcopali che regge con la mano sinistra un cuore fiammante trafitto da una freccia. Con la mano destra regge una penna d'oca in una postura propria di chi sta per scrivere. Sotto la mantellina episcopale si nota agevolmente la presenza della tonaca nera dei monaci agostiniani, il che fa presupporre che la committenza dell'opera sia da ascrivere a qualche convento di quest'Ordine.
Sul petto il santo sfoggia un prezioso crocifisso, mentre la sua mitra è stata deposta su un tavolo a sinistra ricoperto da una tovaglia rossa. Non ci sono particolari diciture o filatteri che possano fornire qualche utile indicazione.
Agostino è raffigurato a mezzo busto con una espressione del viso assai dolce, che ci restituisce un santo dallo sguardo attento e teso alla visione delle cose divine. Una folta ed aggraziata barba scura gli copre il mento, mentre l'espressione degli occhi è folgorante nella loro ricerca di una presenza divina. Un sottile nimbo avvolge il suo capo con i capelli tagliati alla consuetudine monastica.
Miguel Cabrera
Miguel Mateo Maldonado e Cabrera (1695-1768) fu un importante pittore del vicereame della nuova Spagna, l'attuale Messico.
Nato ad Antequera, oggi Oaxaca, si trasferì a Città del Messico nel 1719. Probabilmente lavorò nella bottega dei fratelli Rodríguez Juárez o José de Ibarra. Divenne il pittore preferito dell'arcivescovo della città e dell'ordine dei gesuiti, che gli procurarono molte commissioni. Stilisticamente venne influenzato da Bartolomé Estéban Murillo e dalla pittura francese contemporanea. Nel 1752 gli fu permesso l'accesso all'icona di Nostra Signora di Guadalupe per farne tre copie: una per l'arcivescovo José Manuel Rubio y Salinas, uno per il papa e un terzo da usare come modello per ulteriori copie. Nel 1753 fondò una Accademia di Pittura a Città del Messico, dove operò come direttore. La maggior parte delle sue opere sono a carattere religioso, anche se come pittore ufficiale dell'arcivescovo del Messico, Cabrera ha dipinto diversi ritratti oltre a quello del vescovo. Morì nel 1768 e i suoi resti vennero sepolti nella chiesa di Santa Inés a Città del Messico.
Durante la sua vita, è stato riconosciuto come il più grande pittore di tutta la Nuova Spagna. Ha realizzato dipinti a tema sia religioso che secolare per la Chiesa cattolica e per la ricca nobiltà. I suoi dipinti che raffigurano il matrimonio tra gli amerindiani, gli spagnoli e gli africani, sono considerati i migliori del genere.