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DEI E MITI DELL'Africa romana: Astarte

Louvre: tavoletta con la dea Astarte

Louvre: tavoletta con la dea Astarte

 

 

ASTARTE

 

 

 

 

Ashtart, in greco Astarte, era la dea fenicia della fecondità, che corrispondeva all'Ishtar babilonese.

Astarte (dal greco Αστάρτη (Astártē)) fu una dea venerata nell'area semitica nord-occidentale. Astarte era la Grande Madre fenicia e cananea, sposa di Adone, legata alla fertilità, alla fecondità ed alla guerra e connessa con l'Ishtar babilonese. I maggiori centri di culto furono Sidone, Tiro e Biblo. Era venerata anche a Malta, a Tharros in Sardegna, ed Erice in Sicilia, dove venne identificata con Venere Ericina. Astarte entrò a far parte dalla XVIII dinastia egizia anche del pantheon egizio, dove venne identificata con Iside, Sekhmet ed Hathor.

In epoca ellenistica fu accomunata alla dea greca Afrodite, come Urania e Cipride (da Cipro, uno dei maggiori centri di culto di Astarte) e alla dea siriaca Atargartis, la Dea Syria dei Romani. Suoi simboli erano il leone, il cavallo, la sfinge e la colomba. Nelle raffigurazioni compare spesso nuda ed in quelle egiziane con ampie corna ricurve, sull'esempio di Hathor.

Il nome Astarte o Ashtoret compare spesso nell'Antico Testamento.