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DEI E MITI DELL'Africa romana: Eshmoun

Resti del tempio di Eshmoun a Sidone

Resti del tempio di Eshmoun a Sidone

 

 

ESHMOUN

 

 

 

 

La leggenda narra che Eshmoun fu un giovane fenicio che amava la caccia. La dea Astarte si innamorò di lui, ma per sfuggire alla sua attenzione egli stesso si mutilò e morì. Astarte lo riportò in vita sotto forma di un dio. Noto principalmente come un dio della guarigione, la morte e la risurrezione ha conferito ad Eshmoun il ruolo di un dio della fertilità che muore e rinasce ogni anno. Come dio della guarigione, Eshmoun è stato identificato con Asklepios, il dio greco della medicina. E' dalla fede nella potenza guaritrice di Eshmoun-Asklepios che il serpente è diventato il simbolo della professione medica usato in tutto il mondo.

Il caduceus che contraddistingue il dio è stato evidenziato in una targa d'oro che raffigura Eshmoun e la dea Hygeia (dea della Salute), trovato nei pressi del tempio. La tavoletta mostra Eshmoun che regge nella mano destra un serpente che si intreccia al suo strumento di lavoro. E' nota anche un'altra raffigurazione del III secolo d. C. proveniente da Beirut  che in una medaglia presenta Eshmoun in piedi fra due serpenti.

Di provenienza fenicia Eshmoun era la divinità preferita a Sidone. Il luogo dove fu costruito il suo tempio deve essere stato scelto a causa della vicinanza di una fonte di acqua, che è stata utilizzata in rituali di guarigione. C'era l'usanza di offrire statue al dio che portavano i nomi di coloro che avevano chiesto la guarigione. Il fatto che la maggior parte di questi pezzi votivi raffigurino bambini suggerisce che Eshmoun poteva essere il medico dei giovani o semplicemente che i bambini erano i più esposti alla malattie. Tra il VI e il IV secolo a.C. Sidone era la prima città fenicia per ricchezza e opulenza di commerci, con una cultura avanzata e una eccellente struttura industriale. Il re persiano teneva in grande considerazione il re di Sidone, gli concesse molti favori e gli chiese di partecipare con le sue navi nelle guerre che condusse contro Egizi e Greci. A quell'epoca salì al trono Eshmounazar II, il figlio di Tabnit I. Iscrizioni trovate sul sarcofago di Eshmounazar (scoperto nel 1858 e ora nel Museo del Louvre) riferiscono che lui e sua madre Amashtarte (serva di Astarte) costruirono dei templi al dio di Sidone. Uno di questi fu il tempio eretto al Dio "Eshmoun presso la fonte di Yidlal vicino alla cisterna."

Mosaico delle stagioni nel tempio di Eshmoun

Mosaico delle stagioni

Il tempio di Eshmoun costruito da Eshmounazar II e riscoperto nel secolo durante gli scavi a Boustan esh-Sheikh, è stato distrutto intorno alla metà del IV secolo a. C. Anche se il tempio non è mai stata ricostruito, alcuni piccoli edifici, cappelle e piscine sono stati riportati alla luce. Ciò ha consentito ai visitatori, pagani e cristiani, di frequentare il santuario. Il sito conobbe una larga popolarità fino alla fine del terzo secolo d. C. anche se era andato in gran parte in rovina.

Per secoli prima della sua riscoperta, il sito del tempio di Eshmoun è stato utilizzato come una cava.  Ancora nel 1900 una spedizione ottomana scoprì delle iscrizioni fenice in un settore del tempio ancora sconosciuto. Due decenni dopo scavi vicino al fiume hanno riportato alla luce il pavimento a mosaico romano e numerose statuette in marmo di bambini risalente al periodo ellenistico (330-364 a. C.). Un'altra lapide in lettere dell'alfabeto fenicio che porta il nome Eshmoun è stato trovato vicino al fiume poco dopo.

 

L'edificio originario è stato costruito alla fine del VII secolo a. C. e successivamente sono state fatte delle aggiunte nei secoli successivi. Molti elementi vicino al tempio del sito originale sono stati completati dopo l'epoca fenicia, tra cui il colonnato di epoca romana, mosaici, un nymphaeun, e le fondamenta di una chiesa bizantina. Tutti questi edifici testimoniano la duratura importanza di questo luogo di culto.