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DEI E MITI DELL'Africa romana: Orfeo

Terracotta che raffigura Orfeo seduto con un corto vestito, col cappello frigio in testa, mentre sta suonando la lira. L'oggetto proviene da Hadrumetum (conservato al Museo del Bardo)

Hadrumetum: Orfeo suona la lira

 

 

ORFEO

 

 

 

 

Orfeo, in greco Orpheus, fu il mitico aede di Tracia, figlio del re Oeagre e della musa Calliope. La sua leggenda è una delle più misteriose della mitologia greca ed è legata alla religione dei misteri così come alla letteratura sacra che va fino alle origini del cristianesimo.

Orfeo è l'inventore della citara: dopo aver ricevuto da Apollo la lira a sette corde, ne aggiunge altre due, raggiungendo così il numero di nove, quello delle Muse. Il suo canto ammaliava gli dei e i mortali, addolciva persino le belve, giungeva a emozionare anche le cose inanimate. Con questo suo potere, che univa la poesia alla musica, discende agli Inferi per ottenere il ritorno alla vita della sua sposa scomparsa Euridice.

Afflitto per la sua definitiva perdita, Orfeo fu inconsolabile e visse solitario fino alla fine dei suoi giorni. Secondo la versione più diffusa circa la sua morte, egli fu stroncato dalle Menadi perchè aveva rifiutato l'amore delle donne di Tracia e anche perchè aveva voluto escludere le donne dai suoi misteri.