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DEI E MITI DELL'Africa romana: Plutone

Cartagine: Statua di Plutone (Ora al Museo del Bardo)

Cartagine: Statua di Plutone

 

 

PLUTONE

 

 

 

 

Sposo di Proserpina, Plutone, il Dio dei morti, aiutò i suoi due fratelli, Giove e Nettuno, ad esautorare il padre Saturno. Quando i tre fratelli si divisero tra loro il mondo, Giove scelse la terra e i cieli come suo regno, Nettuno diventò il dio del mare e Plutone ebbe il mondo sotterraneo, dove regnava sulle ombre dei morti.

Era considerato un dio fiero e inflessibile, sordo alle preghiere e insensibile ai sacrifici. Tuttavia nei culti posteriori e nelle tradizioni popolari vennero enfatizzati i suoi aspetti più miti e benefici. Plutone era ritenuto il dispensatore dei beni nascosti nella terra, come i minerali preziosi e le messi. Nella mitologia greca gli corrisponde Ade, nome del dio dei morti e del suo regno, sul quale comandava insieme alla ninfa Persefone, rapita dal mondo terreno.

Il mondo sotterraneo su cui regnava, nelle lontane regioni occidentali, era formato dall'Erebo, luogo dove approdavano le anime dei trapassati, e dalle profondità del Tartaro, dove gli dèi avevano imprigionato i Titani.

Il luogo tetro, isolato dal mondo da fiumi dall'aspetto triste e minaccioso, era custodito da Cerbero, un cane con tre teste e la coda di drago, mentre a un vecchio barcaiolo, Caronte, toccava il compito di traghettare le anime dei morti attraverso le loro acque.

Nell'oscurità degli Inferi aveva sede il palazzo di Ade, rappresentato come una dimora fatiscente con molti cancelli, affollata di anime e popolata di fantasmi. Nelle leggende più tardive il regno degli Inferi viene distinto in due luoghi separati: l'Elisio, luogo della ricompensa ultraterrena dei buoni, e il Tartaro, dove vengono puniti i malvagi.