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REPERTI ARCHEOLOGICI romani a MAKTAR

 

  REPERTI ROMANI A MAKTAR

Una elegante scultura che raffigura un leone

 

 

Leone africano

 

 

 

Scolpito in pietra calcarea, destinato a ornare un monumento funebre, questo leone colpisce per la vivacità e l'eleganza della sua esecuzione. Straordinaria per la qualità e la perizia è la resa del pelo dell'animale.

Fa coppia con un altro leone.

L'opera risale al I sec. a. C. ed è conservata al Museo del Bardo.

Un forno in una casa di Kerkouane

 

 

Coppia di leoni africani

 

 

 

Scolpiti in pietra calcarea, destinati a ornare un monumento funebre, questi due leone colpiscono per la vivacità e l'eleganza della loro plastica esecuzione. Straordinaria per la qualità e la perizia è la resa del pelo di entrambi gli animali.

Ciascun animale fa coppia con un altro leone.

L'opera risale al I secolo a. C. ed è conservata al Museo del Bardo.

Una tigre femmina avvolta in un laccio di piante lascia dietro di sé un ceppo di vigna con i rami afflosciati

 

Bassorilievo del Mausoleo della famiglia Giulia

 

 

Bassorilievo che ornava la facciata del Mausoleo dei Giulii a Mactaris. Vi è stato rappresentato il sacrificio di un toro. Risale al III secolo a. C. (230-240 circa)

E' conservato presso il Museo del Bardo a Tunisi

Scritta punica su una stele di Mactaris

 

Scritta in caratteri punici su una stele

 

 

La necropoli annovera monumenti megalitici e tombe di epoca romana e bizantina; utilizzata fin dall'inizio dell'occupazione del sito, fu costantemente spinta verso sud dallo sviluppo dell'abitato finché, nel IV sec., cominciò invece a espandersi a danno della città ormai in declino. Una tomba megalitica, scavata presso le Terme degli Juvenes, è costituita da sei cellette disposte a gruppi di tre; lo spazio antistante, lastricato e un tempo coperto da un tetto poggiante su pilastri monolitici, si divideva in tante piccole corti quante erano le cellette. Anche se si rifanno nelle forme ai culti funerari punici, questa tomba e quelle a essa analoghe, assai frequenti nella regione, furono erette a partire dal I sec. a.C. da contadini numidi; contengono molte sepolture a inumazione e si ritiene che siano state poi usate come ossari.

 

Ex-voto neo-punici su una stele in calcare scolpita a rilievo. Sopra una iscrizione dedicata a Baal Hammon si trova, in piedi, il dedicante, un certo Baal Sama, che tiene in mano un caduceo e con l'altra delle offerte. Ancora più sopra, verso il frontone, si vede un triskele. La stele risale al I secolo a. C. ed è conservata al Museo del Bardo. La stele riporta anche una iscrizione.