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CICLo AGOSTINIANo della VITA SANCTI AUGUSTINI IMAGINIBUS ADORNATA

Agostino abbraccia la croce di Cristo, immagine tratta dalla Vita sancti Augustini

Agostino abbraccia la croce di Cristo

 

 

VITA SANCTI AUGUSTINI IMAGINIBUS ADORNATA

1450-1490

Ms. 1483, Boston, Public Library

 

Agostino abbraccia la croce di Cristo

 

 

 

Questa scena si distingue per la sua bella composizione e per l'espressione dei visi. Evidentemente questo soggetto era familiare agli illustratori dell'epoca: nella scena Agostino bacia i piedi della croce. S. Giovanni è in compagnia di una piccola figura di eremita che tende la mano alla croce.

Maria è disperata in mezzo a un gruppo di donne. Questa scena fu prescelta dall'ordine agostiniano per rappresentare lo stemma e il sigillo dell'Ordine a partire dal 1400 fino al 1600 quando fu sostituito da quello attuale che consiste in un libro aperto e un cuore trafitto da una freccia.

Ibi sanctus Augustinus commori Christo ipso in cruce amplexato feruentissime cupiebat. Hoc similiter ut supra. Capitulum LXI.

 

Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto.

AGOSTINO, Confessioni, 9, 2, 3

 

PSEUDO AGOSTINO, Planctus Mariae edito a Parigi 1842

 

Scrive Agostino commentando l'episodio della Crocifissione e della presenza di Maria accanto a Suo Figlio: "Allora, sotto la croce la riconobbe, lui che da sempre l'aveva conosciuta. E prima che fosse nato da lei, aveva conosciuto la madre nella predestinazione. Prima che, come Dio, egli creasse colei dalla quale doveva essere creato come uomo, conosceva la madre."

 

Consapevole della centralità della croce nel disegno salvifico di Dio sull’umanità e della straordinaria molteplicità di rimandi ad essa nell’Antico e nel Nuovo Testamento, Agostino si impegna nella sua interpretazione e meditazione lungo tutto l’arco della vita come confermano i numerosi riferimenti alla croce di Cristo, disseminati in tutta l’ampia produzione dell’Ipponate. Ciò che Agostino intende evidenziare è che la scelta di Gesù di portare la croce sulla quale verrà messo a morte è una lucida indicazione su cosa debba significare la vita cristiana. I credenti sono esortati in tal modo a seguire l’esempio del Maestro.

«La croce tiene insieme lo scandalo e la salvezza, la fine e l’inizio, perché in essa si compie qualcosa di assolutamente e radicalmente nuovo: sul legno, Cristo ci istruisce sul significato della nostra vita presente e futura, perché è con la sua morte che Egli ha vinto per noi la morte».