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PITTORI: Maestro di Actopan

La nave agostiniana e la gloria del santo

La nave agostiniana e la gloria del santo

 

 

MAESTRO DI ACTOPAN

1550-1560

Actopan, convento di San Nicola da Tolentino

 

La nave agostiniana e la gloria del santo

 

 

 

Questo affresco, purtroppo frammentario, opera di un ignoto artista che partecipò alla decorazione dell'intero complesso agostiniano di san Nicola ad Actopan, raffigura la nave agostiniana, che esprime simbolicamente l'opera e la gloria di Agostino, che rifulse e si sviluppò nel mondo anche grazie ai suoi seguaci. L'affresco che data alla metà del Cinquecento si trova sulle pareti del cosiddetto portale dei Pellegrini. Al centro della composizione si trova una grande nave a vela su cui si trovano alcuni personaggi agostiniani, fra i quali possiamo distinguere santa Monica, vestita da suora dell'Ordine, e lo stesso Agostino, che, dal posto di comando, dirige la nave verso un porto sicuro in direzione di un luogo dove accade un fatto miracoloso e nello stesso tempo emblematico. Il pittore ha infatti dipinto una teoria di monaci che si stanno avvicinando a Cristo, che è appeso crocifisso ad un albero di palma. Dal suo costato sgorga a fiotti il suo sangue che viene raccolto da alcuni frati in una bacinella. L'episodio ricorda la manifestazione devozionale del cosiddetto torchio mistico, laddove il sangue di Cristo diventa nutrimento per i fedeli.

 

La chiesa e il relativo convento di san Nicola da Tolentino che si trova nella città di Actopan in Messico sono certamente uno dei più importanti monumenti storici che si trovano nello stato di Hidalgo. Dal punto di vista architettonico costituisce senza dubbio uno dei migliori esempi dell'arte spagnola coloniale del Cinquecento. L'intera struttura è stata costruita al centro della città e si sviluppa su una superficie rettangolare di 285 metri per 190 metri. La sua fondazione risale al 1546, quando era provinciale dell'Ordine Fra Alonso de la Veracruz. Nel 1573 l'intero insediamento agostiniano era stato ormai completato e comprendeva la chiesa, una cappella aperta, il convento, le stalle e il frutteto. Lo stile degli edifici è composito e rivela una combinazione di stili Plateresco, moresco, mudéjar, gotici, romanici e rinascimentali. Nella tromba delle scale enormi dipinti esaltano i personaggi agostiniani: si tratta dei generali dell'Ordine, insegnanti, intellettuali famosi per i loro scritti e santi. Con l'applicazione delle riforme della Rivoluzione l'edificio e i suoi terreni sono stati venduti e anche la cappella aperta fu ceduta nel 1873 a Carlos Mayorga per un importo di 369 pesos. Utilizzato come ospedale e caserma, nel 1927 iniziarono i lavori di restauro del convento che la trasformarono in casa culturale, ospedale, scuole primarie. Nel 1933 fu dichiarato monumento storico e artistico e l'architetto Luis Mac Gregor iniziò a lavorare al consolidamento delle arcate del chiostro superiore. Tra il 1977 e il 1979 vengono rimossi gli spessi strati di calce che coprono il murale. La chiesa è dedicata a san Nicola da Tolentino e la sua facciata è rivestita interamente in pietra rosa finemente intagliata in stile plateresco con molti elementi di arte rinascimentale. A sinistra della chiesa sorge una cappella aperta, con volta a botte, in muratura, che misura 17,5 metri di larghezza e più di 12 m di altezza. A destra venne costruita un'alta torre quadrangolare di campane, con finestre e pinnacoli che ricordano l'arte moresca,alta circa 38 metri. Il Portale dei pellegrini del convento di san Nicola da Tolentino presenta tre arcate sostenute da pilastri di spessore rinascimentali e al suo interno conserva ancora alcuni affreschi originali che rappresentano una parte della vita di sant'Agostino di Ippona, la fondazione dell'ordine dei frati, e l'attività religiosa, la preghiera, la penitenza e di studio, e la sua predicazione nella Sierra de Hidalgo.