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PITTORI: Maestro vetraio di Bar

Agostino Dottore della Chiesa

Agostino Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO VETRAIO DI BAR

1542

Bar-sur-Seine, chiesa di santo Stefano

 

Agostino Dottore della Chiesa

 

 

 

Nella grandiosa finestra a vetrata nel coro a sinistra, che raffigura gli Evangelisti, sono raffigurati, nella fascia inferiore, anche i padri della Chiesa, fra cui Agostino. La composizione venne offerta dalla Confraternita del Santissimo Sacramento.

Agostino, vestito con i paramenti episcopali e la mitra in testa, regge con entrambe le mani un cartiglio dove si legge in carattere gotico la scritta "hic est panis qui a cielo descendit", un passo tratto dal Vangelo di Giovanni. Il santo ha il corpo che si protende verso il fedele quasi volesse mostrargli con ardore la scritta giovannea.

 

La chiesa di santo Stefano fu realizzata fra il 1505 e il 1616 e misura in lunghezza 56 m, in larghezza 26 metri e 19 m in altezza nella navata. L'abside è trilobata. La chiesa dipendeva dall'abbazia di Saint-Michel de Tonnerre: il priorato della Trinità aveva come sede l'altare maggiore della chiesa.

L'edificio mescola elementi di architettura rinascimentale e classica ad altri di natura gotica fiammeggiante. Al suo interno è conservata una ricca statuaria attribuita alle migliori botteghe del tempo come Primaticcio (Assunzione della Vergine) e Domenico il Fiorentino (Giuseppe e il Bambino Gesù così come l'Educazione della Vergine). Il considerevole numero di vetrate agiografiche a carattere decorativo sono per lo più databili al Cinquecento e rendono la chiesa un vero e proprio museo di vetrate.

La costruzione della chiesa iniziò con la navata nord, con la seconda cappella dedicata a San Bartolomeo all'inizio del Cinquecento. Nel 1531 viene ultimata la facciata occidentale e nel 1541 una cappella del coro. Le parti superiori della navata furono completate tra il 1561 e il 1582 in stile rinascimentale con grandi capitelli ionici e archi col monogramma LDB, che sta per Louis de Bourbon, conte usufruttuario di Bar-sur-Seine. Il portale della facciata è datato 1616 e l'edificio fu consacrato nel 1628. La chiesa ha una pianta a croce latina: la navata presenta arcate basse mentre le navate laterali del coro terminano con un'abside trilaterale. La torre si trova nell'angolo nord-ovest della navata: la chiesa inoltre conserva ben quarantanove vetrate. L'installazione delle vetrate dovette seguire per alcuni anni il progredire delle fasi costruttive: il 1512 o il 1522 è la data più antica conosciuta. La realizzazione delle vetrate fu portata a termine in due fasi: le vetrate inferiori del coro sono datate 1539 e 1542; le alte finestre del coro e del transetto, in grisailles di colore giallo argento, furono poste in essere tra il 1548 e il 1557. Le ultime vetrate installate nel Cinquecento sono quelle della navata, eseguite prima del 1582. Parte della decorazione delle vetrate venne distrutta dagli ugonotti nel 1563, tuttavia venne eseguito un restauro da Jehan Macadre intorno al 1600 e da Jean Lothereau nel 1636. I donatori sono ben noti grazie a varie iscrizioni che danno il nome di individui, confraternite e corporazioni (conciatori, calzolai, macellai, e altri). All'inizio del Settecento le finestre vennero danneggiate dalle intemperie e da atti vandalici. Le finestre dunque sono state più volte restaurate nell'Ottocento e nel Novecento. Sono rappresentati diversi temi iconografici: la Chiesa, i suoi Dottori, i suoi difensori e le fondamenta della fede sono menzionate in particolare nelle cappelle del coro, in pannelli alternati tra grisailles e colori. La vita di Cristo, la sua passione e risurrezione abbelliscono le alte finestre del coro dove predomina la grisaglia; infine, le alte finestre della navata mostrano una processione di figure di santi in nicchie architettoniche dipinte.