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PITTORI: Maestro di Baveno

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa nell'affresco del Battistero di Baveno

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI BAVENO

XVI secolo

Baveno, Battistero di san Giovanni

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Il Battistero, dove si trovano numerosi dipinti cinquecenteschi, è una costruzione risalente al periodo rinascimentale, di pianta ottagonale, con cupola affrescata intorno al XVI secolo.

Vi si accede tramite un porticato a quattro archi a tutto sesto. Esternamente si presenta a pianta quadrata ma all'interno ha una forma ottagonale, per la presenza di nicchie rettangolari e semicircolari. E' sormontato da un tiburio ottagonale che poggia su mensole decorate a motivi vegetali stilizzati. La volta "ad ombrello" viene datata da alcuni studiosi al V secolo d. C. per similitudine con edifici coevi, come ad esempio il Battistero ticinese di Riva San Vitale. L'ipotesi trova conforto anche nei numerosi ritrovamenti di oggetti di età romana fra cui monete di Arcadio e laterizi romani. Porter ritiene che il Battistero sia stato costruito tra il 1150 e il 1175, coevo all'edificazione della chiesa. Gli affreschi all'interno sono stati dipinti nel Cinquecento e raffigurano sugli spicchi della cupola i Quattro Evangelisti (Marco col Leone, Marco con l'Angelo, Luca con il Toro e Giovanni con l'Aquila) con i Padri della Chiesa (Ambrogio, Agostino, Gregorio Magno e Gerolamo). Sulle pareti del tiburio si incontrano episodi della Passione di Cristo e accanto alle finestre troviamo le Virtù Cardinali. Il ciclo sulle pareti delle nicchie raffigura la vita di San Giovanni Battista, cui è titolato il Battistero. Gli episodi cominciano alla sinistra dell'Altare: Annunciazione della Nascita del Santo, Visita di Maria ad Elisabetta, Nascita del Santo, Preghiera del Battista nel deserto, Giovanni imprigionato da Erode, il Banchetto di Erode, la Decapitazione del Santo. Tutti gli episodi sono ben ambientati in ricche quinte architettoniche e i personaggi sono raffigurati sia alla romana quanto secondo la moda cinquecentesca. La forma del battistero è determinata dalle funzioni battesimali ed ha un preciso significato simbolico: pone l'evento Battesimo nell'ottavo giorno, giorno della Resurrezione del "Nuovo Adamo" e riconosce nell'ottavo giorno il compimento della Creazione.

 

Come in molte altre circostanze, Agostino anche in questo caso viene raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Nella volta Agostino è associato agli altri tre Dottori della Chiesa, Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Una scritta alla base del medaglione ricorda che la figura rappresentata è quella di Agostino. Il santo vi appare seduto allo scrittoio intento a scrivere con una penna. Una clessidra alla sua destra e alcuni libri alla sua sinistra sono il semplice arredo della sua camera. Sotto l'abito vescovile appare la nera cocolla dei monaci agostiniani.