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PITTORI: Andrea Briosco

Madonna del parto con i santi Ambrogio ed Agostino

Madonna del parto con i santi Ambrogio ed Agostino

 

 

ANDREA BRIOSCO detto il RICCIO

1510-1530

Barbarano Vicentino, chiesa Santa Maria Assunta

 

Madonna del parto con i santi Ambrogio ed Agostino

 

 

 

La chiesa sorge sull'area di un più antico edificio religioso edificato durante la prima diffusione del cristianesimo in queste zone.

Le origini paleocristiane dell'a chiesa sono documentate da un'iscrizione posta sulla facciata, che attesta una prima ricostruzione nel 1004 e una seconda riedificata nel 1747. La facciata fattuale risale al 1888, mentre è solo nel 1935 che l'edificio viene completato e decorato.

L'ultimo restauro risale al 1976 in conseguenza del terremoto del Friuli. La facciata presenta due nicchie con al loro interno, due statue settecentesche che raffigurano san Pietro con il libro sacro e due grosse chiavi, e san Paolo, con il libro e la spada. All'interno l'acquasantiera in marmo data al 1538 mentre il fonte battesimale risale ai primi decenni del Cinquecento.

La chiesa conserva opere pregevoli come la sculturadella Madonna in trono col Bambino, originariamente murata nel campanile e prodotto della scultura veronese del tardo Trecento. Alle pareti laterali della navata vi sono sei altari barocchi dedicati alla Madonna del Rosario, alla Madonna del Parto, dell'Assunta, del Sacro Cuore di Gesù, di sant'Antonio da Padova e di san Giuseppe.

All'altare della Madonna del Parto, assieme a una statua della Vergine, sono state collocate anche le statue dei santi Ambrogio ed Agostino. Entrambi sono stati raffigurati come vescovi con la mitra in testa e il bastone pastorale nella mano. Ambrogio, dalla barba bianca e dal viso grave d'anni, ha uno sguardo rivolto verso un orizzonte lontano. Agostino invece ha una barba nera, un viso più giovanile e nella mano destra regge un voluminoso libro. I due santi vescovi attribuiti allo scultore padovano Andrea Riccio.

All'interno della chiesa è possibile vedere anche una lunetta che rappresenta Dio Benedicente tra i cherubini, della fine del XV secolo, tre statue della Madonna con il Bambino, la pala rappresentante la Madonna del Rosario di Alessandro Maganza, la Deposizione della Croce attribuita a Francesco Maffei e un bellissimo crocifisso ligneo dell'inizio del XVI secolo. Nella canonica è conservata una stele funeraria paleocristiana dedicata a Fortunio e datata al II secolo d. C.

 

 

Andrea Briosco detto il Riccio

Nato a Trento verso il 1470, venne soprannominato il Riccio a motivo della sua folta e riccia capigliatura.

Di origini milanesi, Andrea era figlio dell'orafo Ambrogio Briosco. Apprese i primi rudimenti nella bottega di Bartolomeo Bellano dove, tra il 1497 e il 1498, completò il monumento a Roccabonella nella chiesa padovana di San Francesco Grande. Successivamente lavorò nella Basilica di Sant'Antonio di Padova. L'opera più ragguardevole della sua maturità artistica è senz'altro l'arca di Gerolamo e Marcantonio della Torre eseguita per la chiesa di San Fermo Maggiore a Verona fra il 1516 e il 1521. I suoi bassorilievi in bronzo furono trasferiti nel 1796 al Louvre come preda di guerra. Realizzò molteplici piccole sculture in bronzo ispirate a soggetti classici di elegante ed accurata fattura. Il suo stile artistico è caratterizzato dal progressivo abbandono della vigorosa carica espressiva del suo maestro Bellano e la parallela introduzione di un classicismo strettamente legato alla vivacità culturale dell'umanesimo padovano. Morì a Padova, nel1532.