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PITTORI: Maestro dell'altare

Agostino e i santi Biagio e Nicola

Agostino e i santi Biagio e Nicola

 

 

MAESTRO DELL'ALTARE

1510-1520

Budapest, Szépmuvészeti Mùzeum

 

Agostino e i santi Biagio e Nicola

 

 

 

La tavola costituisce un particolare del lato festivo dell'ex altare maggiore della Chiesa dello Spirito Santo a Csíkszentlélek. Il territorio di questo paese rumeno è stato abitato fin dall'antichità. Sul Kőhegy che sale a nord-ovest del villaggio e sulla collina Tilammas a sud-ovest sono stati rinvenuti in superficie reperti dell'età del bronzo e del ferro. Quando il villaggio fu menzionato per la prima volta nel 1332 come Sacerdos de Spiritu, esisteva già una chiesa. A sud-ovest della chiesa, vicino al ruscello Bánátus, furono ritrovati i resti del villaggio medievale distrutto dai Tartari nel 1661.

La tavola viene attribuita ad un artista sconosciuto, che viene chiamato Maestro dell'altare della Venuta dello Spirito Santo. Questo Maestro operò intorno al 1510-1520 e dipinse a tempera questa tavola su legno di pino, arricchendola con dorature. Le sue dimensioni misurano 82×61 cm. L'opera è esposta nella Collezione delle antichità ungheresi nella sezione degli altari alati tardo gotici.

I tre santi, Biagio, Agostino e Nicola di Bari sono raffigurati nelle loro vesti episcopali con in testa la mitra e il bastone pastorale fra le mani. Tutti hanno il capo circondato dal nimbo della santità e indossano preziosi piviali. A sinistra san Biagio regge una specie di candela: vissuto tra il III e il IV secolo a Sebaste in Armenia, Biagio era un era medico che fu nominato vescovo della sua città. Imprigionato dai Romani per la sua fede cristiana, durante il processo rifiutò di rinnegare la sua religione e per punizione fu torturato con i pettini di ferro, che si usano per cardare la lana. Biagio morì decapitato tre anni dopo la concessione della libertà di culto nell'Impero Romano (313).

A destra troviamo un anziano san Nicola con una folta barba grigia. Al centro della tavola sta un giovane Agostino dal volto quasi imberbe con le mani inguantate. Non mostra particolari attributi iconografici.

 

 

Maestro dell'altare

Con questa definizione si identifica un anonimo pittore che operò intorno al 1510-1520, di cui si conserva una preziosa pala d'altare con ali proveniente dalla Chiesa dello Spirito Santo di Csíkszentlélek, la cui esistenza ha dato il nome allo stesso paese.