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PITTORI: Anonimo di Cartoceto

Agostino adolescente: tolle lege

Agostino adolescente: tolle lege

 

 

ANONIMO DI CARTOCETO

1484-1507

Cartoceto, Convento di S. Maria

 

Agostino adolescente: tolle lege

 

 

 

 

Si tratta di un dipinto di anonimo del primo Cinquecento che è custodito nel convento agostiniano di S. Maria a Cartoceto. Il soggetto è abbastanza inusuale, poichè raramente i pittori hanno rappresentato con un ritratto Agostino in età giovanile. Molto probabilmente l'autore intendeva riferirsi al periodo della conversione, come si può dedurre dal foglio che tiene con la mano sinistra dove si può leggere TOLLE LEGE. Manca nello sguardo del giovane Agostino tutto il pathos e il dramma che accompagnò quell'episodio della sua vita: l'autore ha preferito rappresentarlo quasi fosse un paggetto rinascimentale.

 

E, come racconta nelle Confessioni, recatosi in giardino, si mise sotto una pianta a piangere amaramente, e diceva: - Quanto tempo ancora? Quanto ancora? Domani, domani ! ancora un po' di tempo. Ed era desolato di non sapersi decidere o a restare nel mondo o a consacrarsi a Dio.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea

 

Così parlavo e piangevo nell'amarezza sconfinata del mio cuore affranto. A un tratto dalla casa vicina mi giunge una voce, come di fanciullo o fanciulla, non so, che diceva cantando e ripetendo più volte: «Prendi e leggi, prendi e leggi». Mutai d'aspetto all'istante e cominciai a riflettere con la massima cura se fosse una cantilena usata in qualche gioco di ragazzi, ma non ricordavo affatto di averla udita da nessuna parte ... Tornai al luogo dove stava seduto Alipio e dove avevo lasciato il libro dell'Apostolo all'atto di alzarmi.

Lo afferrai, lo aprii e lessi tacito il primo versetto su cui mi caddero gli occhi. Diceva: « Non nelle crapule e nelle ebbrezze, non negli amplessi e nelle impudicizie, non nelle contese e nelle invidie, ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non assecondate la carne nelle sue concupiscenze... » Non volli leggere oltre né mi occorreva. Appena terminata infatti la lettura di questa frase, una luce, quasi, di certezza penetrò nel mio cuore e tutte le tenebre del dubbio si dissiparono.

AGOSTINO, Confessioni 8, 12, 29