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PITTORI: Maestro Cavassa

La cappella funebre Cavassa a Saluzzo con gli affreschi di sant'Agostino e sant'Ambrogio

La cappella funebre Cavassa con gli affreschi di sant'Agostino e sant'Ambrogio

 

 

MAESTRO CAVASSA

1518-1523

Saluzzo, Sala Capitolare di San Giovanni

 

Sant'Agostino e sant'Ambrogio

 

 

 

Dalla navata sinistra della chiesa di San Giovanni a Saluzzo si può accedere al chiostro del convento, che venne edificato nel 1466 dal Marchese Ludovico I. Sui capitelli delle sue colonne sono presenti gli stemmi di molte delle più notevoli famiglie saluzzesi, mentre sul muro che fiancheggia l'ingresso è posizionato un altorilievo in cotto, in origine dipinto in policromia, che raffigura la Visitazione e che è datato al 1466. Sul lato ovest del chiostro si apre la sala capitolare del convento che venne trasformata nella Cappella Cavassa. Vi si accede da uno splendido portale in marmo bianco, realizzato dallo scultore lombardo Matteo Sanmicheli. L'edificio si presenta a pianta quadrata con volta a crociera costolonata ed è decorato da affreschi con fregi a candelabre che risalgono al periodo 1520-1530. La cappella ospita il monumento funebre di Galeazzo Cavassa che manifesta, nella sua impostazione architettonica, lo stile rinascimentale. L'opera venne realizzata con il marmo estratto dalle cave di Paesana e fu eseguito sempre da Sanmicheli tra il 1518 e il 1523. La struttura presenta ai suoi lati, destro e sinistro, due affreschi che raffigurano sant'Agostino e sant'Ambrogio nei loro studi. Sulla parete opposta si possono osservare san Domenico e san Tommaso d'Aquino.

 

Avanti la costruzione del Duomo, la chiesa di san Giovanni era la struttura di culto più importante di Saluzzo. La sua costruzione fu avviata dai Domenicani nel 1330 sul terreno dove sorgeva dal 1281 una cappella dedicata a san Giovanni. La chiesa ha subito da allora notevoli cambiamenti: nel 1370 fu allungata di una campata verso nord e nel 1467 venne avanzata la facciata. Nello stesso periodo si procedette ad aprire l'odierno ingresso e a costruire il chiostro quadrato. Nel 1480-1487 fu allungata la parte absidale e si diede vita ad una riorganizzazione complessiva con la costruzione della cappella dei marchesi Cavassa e la modificazione delle cappelle laterali. La chiesa, terminata nel 1530, passò nel 1829 ai Padri Servi di Maria, che tuttora la custodiscono.

Il campanile fu innalzato nel 1376 ed è articolato in cinque piani limitati da lesene e contrafforti angolari. La torre è conclusa da una slanciata cuspide ottagonale tra quattro pinnacoli,