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PITTORI: Maestro fiulano

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO FIULANO

1549

Cembra, chiesa di San Pietro

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

L'interno della chiesa di Cembra, costituito da una sola navata, è quasi completamente affrescato. La volta è percorsa da un fitto reticolato di nervature ed è dipinta con un motivo floreale intramezzato da occasionali figure di vario genere.

La parete destra della navata è dipinta con ventiquattro scene proprie di una da Biblia pauperum, opera di un'anonima bottega friulana seguace di Gianfrancesco da Tolmezzo. Del medesimo autore sono anche gli affreschi che ricoprono tutto il presbiterio, dove è raffigurato Dio benedicente attorniato da una folta schiera di Dottori della Chiesa e figure bibliche, fra cui riconosciamo Agostino, Girolamo, Ambrogio, Gregorio, i quattro evangelisti, Davide, Isaia, Ezechiele, Daniele, Giacobbe, Mosè e Noè. Agostino è seduto allo scrittoio con un leggio davanti dove è aperto un libro che sta leggendo. Altri libri sono accatastati sul banco e sotto negli scaffali. la scena si svolge in un ambiente angusto, una specie di studiolo. Il santo indossa i paramenti episcopali con la mitra in testa. Il volto ha un aspetto giovanile con una folta barba bruna. Agostino è pienamente distinguibile dagli altri Dottori della Chiesa perché è identificato dal cartiglio che riporta SANCTUS AUGUSTINUS. L'affresco che raffigura sant'Agostino lo troviamo nella volta sopra all'altare della chiesa di san Pietro a Cembra.

Più in basso troviamo un Cristo benedicente con i dodici apostoli e un vescovo, probabilmente san Vigilio; la parete di fondo del presbiterio riporta la crocifissione di Gesù, quella di sinistra la raccolta della manna. Vari santi e sante sono affrescati nelle finestre: si riconoscono Apollonia, Lucia, Caterina, Barbara, Giuliana, Margherita, Dorotea, Orsola, Stefano, Lorenzo, Agata e Agnese. Ai lati del presbiterio troviamo due santi taumatughi della peste, cioé Rocco e Sebastiano. Tutti questi affreschi furono probabilmente terminati nel 1549, o poco prima.

 

Le prime testimonianze dell'esistenza di questa chiesa risalgono al 1224, tuttavia la struttura è di gran lunga più antica, costruita prima anche della pieve di Cembra: la chiesa di Santa Maria Assunta risale infatti solo al 942. Alcuni scavi effettuati nel 2000 per inserire un impianto di riscaldamento a pavimento hanno riportato alla luce i resti di un precedente edificio più volte riadattato, le cui parti più antiche risalgono al V-VI secolo. L'edificio primitivo subì diversi interventi prima del 1406, quando avvenne la consacrazione dell'altare maggiore, dedicato a san Pietro. I due altari laterali, dedicati uno a santo Stefano e l'altro a san Michele, furono consacrati rispettivamente nel 1421 e nel 1436. L'aspetto attuale della chiesa risale agli anni fra il 1506 e il 1510, quando venne ricostruita da Michele di Gardena, un mastro muratore che operò in diverse chiese della valle. La riconsacrazione degli altari avvenne nel 1525.