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PITTORI: Giannicola di Paolo Manni

San Gregorio e sant'Agostino a Perugia, Cappella del Collegio del Cambio

San Gregorio e sant'Agostino

 

 

GIANNICOLA DI PAOLO MANNI

1515

Perugia, Cappella del Collegio del Cambio

 

San Gregorio e sant'Agostino

 

 

 

La scena raffigura i santi Gregorio ed Agostino. Costituisce un particolare dell'affresco che Giannicola di Paolo dipinse nella volta della Cappella di S. Giovanni Battista, nel Collegio del Cambio, a Perugia in quella che fu la sede della Corporazione dei Cambiavalute, che era una delle più importanti della città. Nel 1452 le fu concesso di aprire il cosiddetto Nobile Collegio del Cambio al pianterreno del Palazzo dei Priori. Al Collegio si accede da un bel portale in legno intagliato, costruito all'inizio del Cinquecento. Il primo vano, la Sala dei Legisti, comprende pareti e banconi lignei intarsiati, opera di Giampietro Zuccari del 1615-21. Si accede poi alla Sala dell'Udienza, che, fra gli ambienti profani del Quattrocento italiano, è sicuramente il più bello e meglio conservato. L'arredo ligneo di Domenico del Tasso e Antonio da Mercatello (1490-93) dà risalto agli affreschi del Perugino (1498-1500), che ricoprono le pareti e le volte ogivali. Sono qui rappresentate le quattro Virtù cardinali (Giustizia, Fortezza, Prudenza e Temperanza) e uomini illustri del passato; sul pilastro divisorio si trova un autoritratto dell'autore. Sulla parete di destra, una nicchia sopra il cosiddetto Tribunale accoglie una statua della Giustizia, attribuita a Benedetto da Maiano. Dalla Sala dell'Udienza, si prosegue per la Cappella del Collegio, dedicata a San Giovanni Battista e affrescata in due tempi da Giannicola di Paolo Manni, allievo del Perugino. Fra i vari santi Manni dipinse nella volta anche questa scena con i santi Gregorio e Agostino.

 

 

Giannicola di Paolo

Noto anche come Giannicolò da Perugia o Giannicola Manni questo pittore nacque a Perugia verso il 1460.

Allievo di Perugino, si affermò con la sua forte personalità quando era ancora collaboratore del Perugino. Al 1506 risale la realizzazione della Pala di Ognissanti, ora alla Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia, un'opera delicata dove dimostra di aver appreso la lezione del suo maestro, assieme a influenze del Pinturicchio.

Nel 1512 dipinge per la chiesa di Santa Maria Nuova di Perugi la pala che raffigura la Madonna con quattro Santi. Il dipinto che oggi si trova al Museo del Louvre di Parigi, evidenzia il suo distacco dai modelli del Perugino per avvicinarsi allo stile di Signorelli, di Raffaello, di Mariotto e di Fra Bartolomeo.

La sua opera più impegnativa è la decorazione della Cappella del Cambio, con Storie di Giovanni Battista, nonché la pala d'altare su tavola. Questi lavori lo impegnarono dal 1511 al 1528 e dimostrano le variegate curiosità e le sperimentazioni di Giannicola, che trovano ispirazioni in Michelangelo, Raffaello, Sodoma e Pracchia. Un'altra sua opera, il Martirio di San Lorenzo del 1513 è conservata nel Museo dell'Opera del Duomo di Perugia.

Il suo lavoro più conosciuto è la Madonna delle Grazie, dipinta nel terzo pilastro della navata mediana del Duomo di Perugia, immagine veneratissima. Nella Galleria umbra a Perugia, sono presenti sue opere: una Pala degli Ognissanti; una Predella con figure di Santi; un Crocifisso; immagini di Santa Maria Maddalena, San Sebastiano, La Madonna, San Giovanni Evangelista. Nella sacrestia di Santa Maria degli Angeli dipinse il Volto del Redentore. Nella chiesa di S. Donato, presso Gubbio, c'è un suo affresco. Nella Parrocchiale di Petrignano si conserva Madonna in trono con Bambino, sei angeli, tra i santi Rocco e Sebastiano (1502). Giannicola morì nel 1544.