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PITTORI: Guido Mazzoni

Sant'Agostino Dottore della Chiesa

Sant'Agostino Dottore della Chiesa

 

 

GUIDO MAZZONI

1506

Parigi. Museo del Louvre

 

Sant'Agostino Dottore della Chiesa

 

 

 

Realizzata nel 1506 con la tecnica del bassorilievo, l'opera in pietra misura 1 m in altezza e 60 cm di larghezza.

Su due stendardi, in alto, sotto un personaggio acefalo si legge la scritta AUGUSTINUS. Il santo è seduto su una sedia, con i paramenti episcopali. e tiene un libro sopra un leggio. L'intera tavola presenta diversi ornamenti con un vaso, arabesque, viticci con foglie e frutta.

Si presume che il manufatto provenga da un contesto storico parigino e derivi da un monumento funebre. Il pannello ornato di foglie e dalla figura raffigura Agostino come un Padre della Chiesa, si trovava nella Cappella di Commynes, detta anche Argenton, situata nella chiesa dei Grands-Augustins a Parigi. Questa cappella probabilmente fu realizzata durante la vita di Philippe de Commynes e la data 1506 relativa alla rappresentazione di un toro papale sul pilastro del muro è stata considerata quella dell'esecuzione dei lavori della cappella.

 

L'opera oggi è di proprietà dello Stato, dopo il sequestro rivoluzionario, ed è conservato presso il dipartimento delle sculture del Museo del Louvre, che lo ha acquisito nel 1818.

In precedenza era conservato nel deposito dei Petits-Augustins nel 1791-1792, quindi è passato al museo dei monumenti francesi dal 1795 al 1816.

 

 

Guido Mazzoni

Conosciuto anche con lo pseudonimo di Paganino o Modanino, Mazzoni nacque a Modena nel 1450. Ben poco conosciamo circa il suo apprendistato artistico. Verso il 1470 è testimoniata una sua attività nel campo della produzione di maschere teatrali in cartapesta e di apparati decorativi per le feste pubbliche, tra cui quella che si svolse a Modena in onore di Eleonora d'Aragona, moglie di Ercole I d'Este. Mazzoni eccelse nell'arte sacra con l'esecuzione di gruppi di figure in terracotta, che nel XV secolo conobbe una grande popolarità nell'Italia del Nord.

Compose vari gruppi di statue policrome a grandezza naturale raffiguranti il Compianto sul Cristo morto, che realizzò in forme stilistiche popolari, di grande effetto ed immediatezza espressiva. Un'altra opera che esprime la sua arte è il Presepio che oggi si trova nella cripta del Duomo di Modena.

Nel 1491 Mazzoni si trasferì a Napoli presso la corte aragonese di Ferdinando I, dove realizzò un altro bellissimo Compianto che ammiriamo oggi presso la chiesa di sant'Anna dei Lombardi. Carlo VIII re di Francia nel corso di un suo soggiorno a Napoli conobbe Mazzoni e lo convinse a seguirlo a Parigi. In terra di Francia lavorò con Fra Giocondo di Verona nel castello di Amboise e alla morte di Carlo VIII fu incaricato di eseguire nella basilica di Saint Denis, il suo sepolcro regale. L'opera in bronzo smaltato e circondato da statue di angeli e di virtù piangenti, fu distrutta durante la profanazione delle tombe reali che si verificò durante la Rivoluzione francese. Dopo un breve ritorno in Italia, nel 1507 ritornò in Francia al servizio di Luigi XII, lavorando al Castello di Blois per realizzare due statue del Re. Ritornato a Modena nel 1516 si spense nella sua città natale nel 1518.