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PITTORI: Maestro slovacco

Agostino e il bambino sulla spiaggia

Agostino e il bambino sulla spiaggia

 

 

MAESTRO SLOVACCO

1510-1520

Sabinov, chiesa S. Giovanni Battista

 

Agostino e il bambino sulla spiaggia

 

 

 

Sull'altare della chiesa di Sabinov, la pala in una sua ala presenta questa immagine di sant'Agostino in un celebre episodio leggendario che ha avuto una grande fortuna iconografica. Dipinta con la tecnica della tempera su legno verso il 1510-1520 l'opera ci mostra un giovane Agostino che sta dialogando con un bambino.

La scena si svolge con una fondo marino, dove si muovono barche, uccelli e pesci in un mare che si amplia fra le montagne fino all'orizzonte lontano.

In primo piano vediamo un cigno che nuota fra onde spumeggianti.

Agostino è ritto in piedi e con la mano sinistra regge il voluminoso bastone pastorale che appoggia alla spalla. In testa ha una preziosa mitra arricchita da pietre preziose e ricami di perle. Il capo è avvolto dal nimbo dei santi, che si lega alla cornice lignea e una lunga sciarpa gli scende dal collo.

Le mani di Agostino sono inguantate e con l'indice della mano destra fa un segno al bambino che gioca ai suoi piedi.

Il bambino indossa una semplice tunica monocolore. E' a piedi nudi sulla sabbia e ha scavato una buca dove ripone l'acqua del mare che prende con un cucchiaio.

Il suo capo riccioluto è avvolto dal nimbo dei santi.

Fra i due si sta sviluppando un dialogo, che, secondo la tradizione, riguarda il mistero della Trinità che Agostino sta indagando. Questa leggenda sulla Trinità soppiantò ben presto la leggenda della Vedova che trattava dello stesso argomento della Trinità. L'episodio descritto in questa leggenda è abbastanza noto: Agostino, grande indagatore del mistero della Trinità, un giorno passeggiava per una spiaggia quando incontrò un bambino-angelo che con un secchiello prendeva dell'acqua di mare e la versava in una piccola cavità nella sabbia. Alla domanda del Santo su che cosa stesse facendo, il bambino avrebbe risposto che voleva porre tutto il mare dentro quel buco. Quando il Santo gli fece notare che ciò era impossibile, il bambino avrebbe replicato che così come non era possibile versare tutto il mare dentro la buca allo stesso modo era impossibile che i misteri di Dio e della SS. Trinità entrassero nella sua piccola testa di uomo.

 

La prima menzione scritta della città di Sabinov risale al 1248, quando era già una comunità reale. Nel 1299 il re ungherese Andreas III concesse i diritti di Spiš ai comuni di Sabinov, Prešov e Veľký Šariš, il diritto, cioè, di scegliere un giudice, un pastore e un tribunale, il diritto di cacciare e pescare, il diritto all'esenzione da tasse, pagamenti di pedaggi e servizio militare. Da quel giorno lo stato giuridico del comune di Sabinov cambiò divenendo città. Alla fine del XV secolo Sabinov divenne membro della Pentapolitana, un'associazione di cinque città della Slovacchia orientale, i cui altri membri erano Košice, Prešov, Bardejov e Levoča.

La chiesa cattolica gotica di san Giovanni Battista domina la città. All'interno della chiesa l'elemento più prezioso è l'altare maggiore, che venne realizzato dall'officina del Maestro Paul di Levoča.