Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Cinquecento: Maestro di san Michele

PITTORI: Maestro di san Michele

Agostino e le monache agostiniane

Agostino e le monache agostiniane

 

 

MAESTRO DI SAN MICHELE

XVI secolo

Lonate Pozzolo, Monastero di San Michele

 

Agostino e le monache agostiniane

 

 

 

 

A Lonate Pozzolo vi fu nel tardo medioevo un interessante insediamento monastico di regola agostiniana. Chiesa nuova e chiesa vecchia collegate a questo insediamento figurano con questi stessi aggettivi in uno schizzo dell'anno 1575 circa. La chiesa nuova fu costruita perché era aumentata la popolazione monastica (nel 1567 san Carlo aveva concentrato in San Michele le monache del vicino convento di San Francesco) per cui si rese inutile la chiesa vecchia, che fu destinata a laboratorio.

La chiesa "vecchia" era stata costruita cent'anni prima, tra il 1450 e il 1455, fu consacrata nel 1476 intitolando il suo unico altare ai santi Michele ed Antonio. Solo nel 1488 diventò sede di cappellania, grazie alla iniziativa del ricco sacerdote Francesco Bodio.

Nell'atto steso dal notaio ecclesiastico Giovan Pietro Ciocchi per l'istituzione della cappellania nel 1488, si legge che la chiesa era "aderente" al monastero e che l'aveva fatta costruire il sacerdote Francesco Bodio. Nel 1455 il monastero, allora genericamente denominato di sant'Agostino (seguiva la regola agostiniana), fu descritto durante la visita pastorale dell'arcivescovo Gabriele Sforza. Le tre monache professe che vi abitavano furono interrogate proprio nella chiesa del monastero. Le frammentarie decorazioni in graffito superstiti nel vano cui il portale della chiesa immetteva, così come le decorazioni in graffito leggibili in altre zone del monastero, sottolineano la importanza dei luoghi. Il vano fungeva da atrio sia per la cappella che stava a sinistra, sia presumibilmente per il monastero che stava a destra, quest'ultimo forse accessibile anche tramite un'altra porta. I soli i documenti d'archivio escludono che il monastero di San Michele avesse una chiesa più antica di quella del 1450. Su una parete del monastero si trova questo dipinto che ritrae Agostino con le monache che pregano ai suoi piedi. Il santo, secondo una tradizionale consuetudine appare di grandezza sproporzionata a significare la sua primaria importanza per i monaci, primizia e fondatore dello stesso Ordine agostiniano o di regola agostiniana.

Le monache Agostiniane, oltre a seguire la Regola, sono tenute all'osservanza delle costituzioni del ramo maschile dell'ordine, debitamente adattate alle esigenze femminili: nel 1971 le costituzioni delle monache sono state riformate alla luce dei dettami del Concilio Vaticano II. Le Agostiniane indossano una veste nera (o bianca, soprattutto per le attività quotidiane) stretto in vita da una cintura sempre nera (requisito essenziale del loro abito). Oltre che alla preghiera contemplativa, le monache di alcuni conventi svolgono anche apostolato diretto dedicandosi all'istruzione femminile o alla cura degli orfani.

In epoca successiva a quella maschile la Regola di Agostino fu adattata al femminile e unita alla Lettera 211 che già conteneva indicazioni per le monache di Ippona.