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PITTORI: Ibi Sinibaldo

Madonna con Bambino benedicente in trono, sant'Agostino e san Sebastiano

Madonna con Bambino benedicente in trono, sant'Agostino e san Sebastiano

 

 

IBI SINIBALDO

1510

Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria

 

Madonna con Bambino benedicente in trono, sant'Agostino e san Sebastiano

 

 

 

L'opera è una pala d'altare dal titolo la "Madonna con Bambino benedicente in trono, sant'Agostino e san Sebastiano". L'autore è Ibi Sinibaldo che la dipinse nel 1510. Attualmente si trova a Perugia presso la Galleria Nazionale dell'Umbria.

Nel 1508 la Confraternita di S. Agostino commissionò all'Ibi e a Berto di Giovanni una tavola destinata al proprio oratorio, raffigurante la Madonna con il Bambino in trono tra i santi Agostino e Sebastiano. Nella tavola, datata 1510 e variamente attribuita ai membri della scuola del Perugino, la mano dell'Ibi, secondo taluni critici d'arte, andrebbe individuata nella goffa figura di san Sebastiano, mentre a Berto spetterebbero sant'Agostino e la Vergine. Il vescovo di Ippona è abbigliato riccamente con un accurato piviale, sotto cui si nota chiaramente l'abito nero degli eremitani agostiniani. Con il braccio destro Agostino trattiene il bastone pastorale e con la mano regge un libro chiuso. La mano sinistra trattiene con cura il piviale. Il santo è inginocchiato davanti al trono della Vergine ed esprime una profonda devozione al bambino. Ibi ha immaginato Agostino già anziano con una folta barba bianca che gli copre il mento.

 

 

Ibi Sinibaldo

Nacque a Perugia intorno al 1475 da Ibo di Francesco. Ignorato da Vasari, è invece ampiamente documentato dagli storiografi locali che ne ricordano l'iscrizione al Collegio dell'arte di Porta S. Angelo verso la fine del secolo. Come pittore è documentato a Perugia dal 1496 al 1548 come seguace del Perugino. Nel 1496 con vari artisti, tra cui Berto di Giovanni ed Eusebio di Iacopo di Cristoforo (detto da San Giorgio), prese in affitto una bottega nella parrocchia di S. Maria del Mercato per stringere una società di pittura, nata con l'intento di contrastare la tendenza accentratrice della bottega del Perugino.

Tra le sue opere, firmate e datate, troviamo a Gubbio il Gonfalone di S. Ubaldo (1503, Museo Civico) con sul verso la Madonna della Misericordia e sul recto S. Ubaldo benedicente, firmato e datato 1503. L'opera fu dipinta per la Confraternita della Madonna della Misericordia di Gubbio. Altre sue opere sono una pala d'altare (1507, duomo di Gubbio); altre pale d'altare si trovano nella Galleria Nazionale dell'Umbria a Perugia e in S. Francesca Romana a Roma (1524).

Sinibaldo morì a Perugia dopo il 1548: a quest'anno, infatti, risale l'ultima notizia che lo riguarda e precisamente tratta della sua carica di camerlengo.