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PITTORI: Maestro di Troyes

Agostino vescovo e santi

Agostino vescovo e santi

 

 

MAESTRO DI TROYES

1575-1595

Troyes, Museo di arte e storia

 

Agostino vescovo e santi

 

 

 

Il dipinto, di proprietà del centro ospedaliero di Troyes, ma in deposito presso il locale Museo d'arte e di storia, è costituito da un pannello a doppia faccia.

Probabile polittico e pala d'altare, presenta varie scene a sfondo biblico. Una faccia raffigura un ciclo tematico con san Gioacchino, la vita della Vergine e l'infanzia di Cristo. L'altra faccia riproduce quattro santi, fra cui Agostino vescovo. Opera di un anonimo pittore di scuola francese, la tavola fu realizzata verso la fine del XVI secolo con la tecnica della pittura a olio su legno.

Il ciclo tematico in quattro scene presenta in fronte a destra l'Offerta di Gioacchino (con i simboli di un dono, pecora) e il Matrimonio della Vergine Nel riquadro sinistro sono invece dipinte le scene della Presentazione della Vergine al Tempio e l'Annuncio ai Pastori, con sullo sfondo la città di Gerusalemme.

Nel verso opposto, che è riprodotto in figura, trovano spazio le figure di quattro santi: in alto a destra compare sant'Agostino di Ippona, ritto in piedi a figura intera visto di fronte. A sinistra c'è San Mammete di Cesarea, con alle spalle la città di Lione e un filatterio.

Nei riquadri sottostanti si riconoscono le figure di santa Apollonia da Alessandria e san Bartolomeo da Grottaferrata.

Quest'ultimo santo nacque a Rossano verso il 980 da una nobile famiglia originaria di Costantinopoli. Battezzato con il nome di Basilio, venne educato dai monaci del monastero di san Giovanni Calibita di Caloveto. Si trasferì successivamente nel monastero di Vallelucio, presso Montecassino, dove viveva san Nilo, dal quale non si separò più. Verso il 1000 Bartolomeo e Nilo si recarono a Roma per ottenere pietà dal papa Gregorio V nei confronti di Giovanni XVI, ma senza successo. Dopo la morte di Nilo nel 1004, Bartolomeo fece costruire a Grottaferrata un monastero e una chiesa dedicata alla Madonna. Presente al Sinodo romano del 1044, sembra sia morto nel 1055. Fu seppellito accanto di san Nilo nella cappella a loro intitolata nel monastero laziale, dove i loro resti rimasero fino al 1300.