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PITTORI: Poste Guinea Bissau

Sant'Agostino nel suo studio

Sant'Agostino nel suo studio

 

 

FILATELIA GUINEANA

1985

Guinea Bissau, Posta ordinaria

 

Sant'Agostino

 

 

 

Il francobollo emesso dalla Repubblica di Guinea Bissau, ex colonia portoghese, nel 1985 raffigura una immagine famosa di sant'Agostino dipinta da Botticelli per la chiesa di Ognissanti a Firenze nel 1480.

Il tema della edizione della Guinea Bissau riproduce fedelmente un particolare dell'affresco botticelliano che propone la figure estatica in primo piano del santo vescovo di Ippona.

Sul lato destro dell'affresco, sopra l'immagine del santo, è raffigurato un orologio, la cui lancetta è situata fra l'I e il XXIV, la cifra XXIV alludendo all'ora del tramonto del sole. Il fatto che Agostino sia rappresentato in un preciso momento della giornata nella sua cella dimostra l'intenzione di narrare un fatto preciso della vita del santo. Il dato dell'ora è la chiave di lettura del dipinto. In una delle Epistole attribuite al santo e assai diffuse nel Rinascimento, Agostino racconta che un giorno, nell'ultima ora prima del tramonto, era seduto nella sua cella e meditava sulle gioie della santità. Volle prendere la penna per comunicare le sue riflessioni a Gerolamo, quando il santo gli apparve in visione e gli spiegò che era impossibile descrivere la beatitudine se non la si sperimentava di persona, com'era per lui in quel momento: era l'ora della morte di Gerolamo. Agostino con un gesto di devozione porta la mano destra al cuore e la sua fronte è corrugata per la tensione spirituale, mentre la luce dell'illuminazione lo immerge.

Sandro Filipepi detto il Botticelli, figlio di un conciatore di pelli nasce a Firenze nel 1445. Il curioso soprannome gli deriva dal fratello Giovanni, molto grosso di corporatura o forse dal termine battigello con cui nel Quattrocento si indicava il doratore. Il giovane, che il padre definisce malsano e sempre curvo sui libri, entra nel 1464 nella bottega di frà Filippo Lippi, dove resterà per tre anni. Dopo aver frequentato la bottega del Verrocchio, dove conosce Leonardo, nel 1470 apre uno studio in proprio. Botticelli è portato in arte alla mediazione letteraria, segue le lezioni di Marsilio Ficino e di Pico della Mirandola restando affascinato dal neoplatonismo. Nel 1470 si iscrive alla Compagnia degli artisti di san Luca. Al 1480 risale lo stupendo Agostino nella Chiesa di Ognissanti a Firenze, dipinto per i Vespucci, ricco di espressione, di particolari e di vita interiore, lodatissimo dal Vasari, la cui profondità ci ricorda Gozzoli a san Gimignano.