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PITTORI: Giulio Justolin

Sant'Agostino vescovo e dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e dottore della Chiesa

 

 

GIULIO JUSTOLIN

1900

Campolongo Tapogliano, chiesa di Santa Maria Assunta

 

Sant'Agostino vescovo e dottore della Chiesa

 

 

 

Giulio Justolin dipinse questo Sant'Agostino Dottore della Chiesa nell'anno 1900 per la chiesa di Santa Maria Assunta, nella frazione di Cavenzano dell'attuale comune di Campolongo. Fa parte della serie dei Dottori della Chiesa che affrescò nel periodo iniziale della sua carriera artistica. Il santo è seduto con nella mano destra un libro semichiuso. Il volto e il busto sono ritti in una posizione di forte dignità. Già dopo la sua esperienza romana possiamo notare l'efficace resa anatomica dei corpi dei personaggi raffigurati, spesso esaltata da un'intensa fonte luminosa che si stende morbidamente sulle plastiche volumetrie dei corpi. In questo, come in altri ritratti, l'artista mostra tutta la sua abilità nella costruzione del volto e nella distribuzione cromatica dei colori. Dimostra inoltre una notevole capacità d'introspezione mentre le sue vedute vengono realizzate con pennellate sciolte e macchie di colore contrastanti che immergono l'osservatore in panorami d'altri tempi.

Il volto di Agostino ha un aspetto giovanile, con una discreta barba ben curata. Colpisce soprattutto l'intensità dello sguardo, che cattura subito l'attenzione dello spettatore.

 

La prima citazione di una chiesa a Cavenzano risale al 1506. Da successiva testimonianza dell'anno 1526 si scopre che questo edificio non era ubicato dove oggi si alza l'attuale chiesa, bensì in località Logar. E' nel 1616 che don Daniele Iustolino fece un lascito per edificare una nuova chiesa, che venne ristrutturata nel 1699 e tra il 1724 ed il 1725. Nella seconda metà del Settecento fu deciso di edificare una nuova chiesa, la terza. I lavori di costruzione iniziarono nel 1766 e si conclusero nel 1781. Nello stesso anno la chiesa fu benedetta dal parroco don Pietro Braga, con delega dell'arcivescovo di Udine Giovanni Girolamo Gradenigo. Nel 1787 l'altar maggiore fu trasferito dall'antica chiesa a quella attuale. Nel 1795 la chiesa fu infine consacrata dall'arcivescovo di Udine Pietro Antonio Zorzi.

 

 

Giulio Justolin

Giulio Justolin nacque nel 1866 a Cavenzano, una moderna frazione di Campolongo Tapogliano inserita all'epoca nei domini dell'Impero Austroungarico. Quarto di otto figli ben prestò manifestò una notevole attitudine al disegno. Frequentò pertanto la Scuola Triestina di Disegno e Professionale, dove si distinse per le sue qualità. Divenne apprendista presso il pittore Giovanni Satti occupandosi in particolare di decorazione d'interni. Nel 1891 tornò a Cavenzano dove ricevette le sue prime commissioni. Sollecitato da Vincenzo Michieli, ottenne un sussidio dalla Dieta Provinciale di Gorizia e poté frequentare la Regia Accademia delle Belle Arti di Roma e i corsi serali della "scuola del nudo" presso l'Accademia di Francia. Grazie a ulteriori sussidi riuscì a proseguire i suoi studi romani sotto la guida del pittore Francesco Jacovacci (1838-1908) e dello scultore Nicola Cantalamessa Papotti (1833-1910). Tornato a casa realizzò pregiati affreschi fra cui la Coena Domini e gli Evangelisti nel presbiterio della chiesa di San Giorgio a Campolongo (1898); i Quattro dottori della Chiesa e l'intera decorazione della chiesa di Cavenzano (1900), gli Evangelisti, la Gloria di San Gottardo e il Sacro Cuore di Gesù nella chiesa di Mariano del Friuli (1901-1903); scene dai Miracoli di Santa Margherita nell'omonima chiesa a Tapogliano (1904). Prima dello scoppio della prima guerra mondiale la sua attività proseguì con una serie di Storie della Vergine nella chiesa di Santa Maria Annunziata di Romans d'Isonzo (1904), le decorazioni nella chiese di Turriaco, Corona e San Pier d'Isonzo (1904); i Quattro dottori della Chiesa e decorazioni nella chiesa di San Zenone a Viscone (1906); la Gloria di san Martino vescovo nella chiesa di Tapogliano (1908); la Madonna della Neve nella chiesa di Santa Maria Maggiore di Visco (1910); la Madonna con Bambino a Viscone (1910); decorazioni nella chiesa di San Rocco a Villesse. Dopo il matrimonio nel 1912 con Maria Rosalia Stabile e un lungo periodo d'inattività Justolin riprese il suo lavoro realizzando la Gloria di Santa Elisabetta d'Ungheria per la chiesa omonima di Fogliano (1921); la Gloria di San Biagio per la chiesa di Terzo di Aquileia, dove si era stabilito dopo il matrimonio (1921-1922); l'Estasi di sant'Antonio di Padova per la chiesa di San Lorenzo Isontino (1924); l'Incoronazione della Vergine nella chiesa di Santa Maria Assunta di Medea (1929). Dal 1922 al 1925 fu sindaco di Terzo di Aquileia. Morì nel 1930 mentre stava affrescando la facciata della solitaria chiesa di Madonna di Strada a Viscone.