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PITTORI: Maestro di santa Rita

Agostino vescovo e cardioforo

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

MAESTRO DI SANTA RITA

1960

Milano, Santuario di Santa Rita

 

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

 

La statua in legno policromo riprodotta in figura si trova in un altare laterale del Santuario di santa Rita a Milano. Il santo è raffigurato con il cuore nella mano destra, mentre con la sinistra impugna il bastone pastorale. Ai suoi piedi un bambino ricorda il celebre episodio che si svolse sulla spiaggia con il colloquio fra il santo e il bambino sul mistero della Trinità.

Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.

L'origine del Santuario di S. Rita di Milano è legata al progetto degli Agostiniani della Provincia Ligure di ritornare a Milano, una città che è stata un po' la culla del loro Ordine. A Milano Agostino ricevette il battesimo dalle mani di Ambrogio nel 387 e da Milano arriva il beato Lanfranco Settala († 1264), che fu il primo Priore Generale dell'Ordine degli Eremitani di S. Agostino. A Milano gli agostiniani possedevano il convento e la Chiesa di san Marco fin dal 1230 e nel 1445 fondarono il convento e la chiesa dell'Incoronata. Nell'anno 1500 presero possesso della chiesa della Consolazione. Le soppressioni degli ordini religiosi nel 1782 allontanerà gli agostiniani da Milano per quasi due secoli, fino al 1939 quando il Beato Alfredo Ildefonso cardinal Schuster, arcivescovo di Milano, benedisse e posò la prima pietra del Santuario S. Rita. I lavori proseguirono in tempo di guerra, fu costituita la prima comunità religiosa agostiniana e venne eletto il primo priore p. Angelo Beltramelli.

Il santuario, progettato dall'ing. Giuseppe Invitti, si presenta imponente nella sua forma basilicale con pianta a croce latina e ben tre navate. La facciata, completata nel 1956, e' caratterizzata da un grande arco centrale. Le lunette che sovrastano i portali d'ingresso sono abbellite da mosaici dell'artista G. B. Salerno, mentre il portone in bronzo è opera dello scultore agostiniano P. Stefano Pigini. Vi ha descritto la vita di santa Rita prima di entrare in monastero racchiudendola nelle scene del fidanzamento, matrimonio, vita familiare e lavori domestici. L'interno è ricco di mosaici, eseguiti dalla ditta S. Sgorlon su cartoni dell'agostiniano belga P. Leo Coppens tra il 1960 e il 1965. Nel 2000 e' stato consacrato il nuovo altare e inaugurato il presbiterio.