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PITTORI: Gabriel Pippet

Sant'Agostino vescovo

Sant'Agostino vescovo

 

 

GABRIEL PIPPET

XX secolo

Chiesa del Sacro Cuore e Santa Caterina di Alessandria a Droitwich Spa, nel Worcestershire (Inghilterra

 

Sant'Agostino vescovo

 

 

 

 

 

L'arte del mosaico ravennate di epoca bizantina ha ispirato molti artisti e diversi architetti di tutto il mondo in numerose stagioni artistiche. L'ispirazione è diventata quasi un vero e proprio plagio nella Chiesa cattolica del Sacro Cuore e Santa Caterina di Alessandria a Droitwich Spa nel Worcestershire in Inghilterra. In questo edificio sacro l'impatto di Ravenna nell'arte, architettura, scultura e decorazioni musive di questa chiesa sono di una estrema visibilità. La chiesa del sacro Cuore e S. Caterina L'influenza ravennate a Droitwich nasce dalle visite effettuate a Ravenna, prima del progetto della Chiesa del Sacro Cuore, da Walter Loveridge Hodgkinson, dall'architetto Frank Barry Peacock e dall'artista Gabriel Pippet.

Grande entusiasmo per Ravenna fu espresso in alcune lettere inviate da Ravenna a Mr Hodgkinson da Gabriel Pippet. Il risultato finale è praticamente una riproduzione in terra inglese della chiesa di S. Apollinare. I mosaici della chiesa del Sacro Cuore e Santa Caterina di Alessandria sono considerati fra i più belli di tutta l'inghilterra. Essi furono disegnati da Gabriel Pippet e furono poi realizzati da due mosaicisti, gli artisti Maurice Josey e Fred Oates.Fra i vari mosaici realizzati uno è dedicato alla figura di Agostino che è stato raffigurato d'aspetto giovanile, vestito con i paramenti vescovili. Con la mano destra impugna il bastone pastorale, mentre con la sinistra regge un libro contro il petto. In testa ha una mitra con l'aureola che gli cinge il capo.

 

Il santo viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.

La chiesa del sacro Cuore e S. Caterina

 

 

8. 1. Ma il beato Valerio, ormai vecchio, che più degli altri esultava e rendeva grazie a Dio per avergli concesso quello speciale beneficio, considerando quale sia l'animo umano, cominciò a temere che Agostino fosse richiesto come vescovo da qualche altra chiesa rimasta priva di pastore, e così gli fosse tolto. E ciò sarebbe già accaduto, se il vescovo, che era venuto a sapere la cosa, non lo avesse fatto trasferire in un luogo nascosto, sì che quelli che lo cercavano non riuscirono a trovarlo.

8. 2. Il santo vecchio, vieppiù timoroso e ben consapevole di essere ormai molto indebolito per le condizioni del corpo e per l'età, scrisse in modo riservato al primate di Africa, il vescovo di Cartagine: faceva presente la debolezza del corpo e il peso degli anni e chiedeva che Agostino fosse ordinato vescovo della chiesa d'Ippona, sì da essere non tanto suo successore sulla cattedra bensì vescovo insieme con lui. Di risposta ottenne ciò che desiderava e chiedeva insistentemente.

8. 3. Qualche tempo dopo, essendo venuto Megalio, vescovo di Calama e allora primate della Numidia, per visitare dietro sua richiesta la chiesa d'Ippona, Valerio, senza che alcuno se l'aspettasse, presenta la sua intenzione ai vescovi che allora si trovavano lì per caso, a tutto il clero d'Ippona ed a tutto il popolo. Tutti si rallegrarono per quanto avevano udito e a gran voce e col massimo entusiasmo chiesero che la cosa fosse messa subito in atto: invece il prete Agostino rifiutava di ricevere l'episcopato contro il costume della chiesa, mentre era ancora vivo il suo vescovo.

8. 4. Allora tutti si dettero a persuaderlo, dicendo che quel modo di procedere era d'uso comune e richiamando esempi di chiese africane e d'oltremare a lui che di tutto ciò era all'oscuro: infine, pressato e costretto, Agostino acconsentì e ricevette l'ordinazione alla dignità maggiore.

8. 5. Successivamente egli affermò a voce e scrisse che non avrebbe dovuto essere ordinato mentre era vivo il suo vescovo, perché questo era vietato dalla deliberazione di un concilio ecumenico, che egli aveva appreso soltanto dopo essere stato ordinato: perciò non volle che fosse fatto ad altri ciò che si doleva essere stato fatto a lui.

8. 6. Di conseguenza si adoperò perché da concili episcopali fosse deliberato che coloro che ordinavano dovevano far conoscere a coloro che dovevano essere ordinati o anche erano stati ordinati tutte le deliberazioni episcopali: e così fu fatto.

POSSIDIO, Vita di Agostino, 8, 1-6