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PITTORI: Maestro di Trebon

Agostino offre il cuore fiammante alla Trinità

Agostino offre il cuore fiammante alla Trinità

 

 

MAESTRO DI TREBON

1830

Třeboň, Annales nostri

 

Agostino offre il cuore fiammante alla Trinità

 

 

 

Questa immagine ridisegnata della Santissima Trinità, si trova negli Annales nostri Discalceato-Augustiniani asceterii sub Patrocinio Sanctissimae et Individuae Triados s. 345, Libro 3, Inventario n. 3,  del monastero di Třeboň degli Agostiniani Scalzi che descrivono la storia del monastero di Lnare.

Il monastero e la chiesa agostiniani di Trebon furono fondati dalla famiglia Rozmberk nel 1367. Il monastero ebbe un ruolo importante nella storia cittadina poiché divenne un importante centro educativo e artistico della Boemia meridionale. Le parti più antiche e ben conservate del complesso monastico sono il chiostro del convento e la Cappella di San Vincenzo, che risale alla fine del Trecento. Il cortile è circondato da un complesso di edifici prevalentemente barocchi del Settecento con al centro una fontana in pietra seicentesca. La chiesa di san Gilles e della Vergine Maria Regina si trova vicino alla piazza cittadina. La chiesa originaria fu costruita nella seconda metà del XIII secolo. Dopo la fondazione del monastero, fu completamente ricostruita come chiesa monastica. Durante l'incendio del 1723 la volta gotica originale del presbiterio fu demolita e più tardi fu restaurata in stile barocco. La ricostruzione della chiesa ebbe luogo tra il 1897 e il 1903. Il campanile della chiesa barocca fu ricostruito in stile neogotico. Dipinti quattrocenteschi sono conservati sulle pareti della chiesa. Una delle opere gotiche più significative conservate è una statua della Madonna, risalente al 1400 circa.

 

Gli Annales narrano la storia dei monasteri agostiniani e nella immagine è riprodotto un accenno all'insediamento di Lnare. La scritta riporta Haec Species Arae Patronis Czerninianis Perfecta est Trino Cum pietate Deo e si riferisce all'episodio descritto relativo alla Trinità. Al centro della composizione troviamo il Cristo che regge la Croce e si rivolge alla madre Maria. Al suo fianco siede il Padre che regge il mondo. Sono attorniati da un nugolo di angioletti, mentre nell'azzurro del cielo appare una colomba bianca ad ali dispiegate, simbolo dello Spirito Santo, che irradia luminosi raggi di luce. Al livello inferiore della nuvola vediamo tre santi, fra cui Agostino e una martire. Agostino, dal volto anziano, con una folta barba bianca, è in ginocchio e indossa i suoi paramenti episcopali. Non porta in testa la mitra, che è piuttosto nelle mani di un angioletto, che ha vicino a sé anche il bastone pastorale assieme ad un libro aperto. La posizione dei simboli della dignità episcopale di Agostino vogliono esprimere la predisposizione all'umiltà del santo di fronte alla Trinità. La mano sinistra di Agostino è poggiata al petto, mentre la mano destra regge un cuore fiammante con il braccio disteso verso la Trinità che il santo contempla.

Sotto le nuvole, al piano inferiore si apre la vista dell'orizzonte terreno con una ampia campagna, dove, sopra un'altura, si riconosce la fisionomia del convento agostiniano.