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PITTORI: Caliari Giovan Battista

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

CALIARI GIOVAN BATTISTA

1830

Marcellise, chiesa S. Pietro

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Questa raffigurazione di Agostino venne realizzata da Giovan Battista Caliari per la chiesa di san Pietro a Marcellise nel veronese.

L'opera che risale al 1830 esprime pienamente i canoni stilistici del pittore, che riprende con rinnovato vigore l'indirizzo artistico della pittura sacra della tradizione rinascimentale veronese.

Nell'opera di Marcellise l'autore ha rappresentato Agostino nelle sue vesti di Dottore della Chiesa e vescovo. In testa il santo porta una elegante mitra mentre nella mano sinistra regge il bastone pastorale.

Una ricca veste conferisce grande eleganza alla sua figura, la cui postura ieratica acquista ulteriore imponenza. Il santo ha un volto giovanile con una folta barba nera che gli copre abbondantemente le gote e si distende fin sul petto. E' interessante notare che sopra l'abito episcopale è stato ben evidenziata la presenza della tunica nera dei monaci agostiniani, secondo una consuetudine di antica data, che vuole simbolicamente ricordare la stretta dipendenza dell'ordine agostiniano dal suo santo fondatore, che ne ha stabilito la regola.

Alle spalle di Agostino si apre uno spazio di cielo che aggiunge un ulteriore motivo di dinamicità alla scena, dilatandone gli orizzonti. Su un bordo del muretto sono deposti alcuni libri di cui uno aperto, che simbolicamente ricordano l'attività di Agostino a servizio della Chiesa e della sua dottrina.

 

 

 

Caliari Giovanni Battista

 

Nato a Verona nel 1802, era figlio di Paolo di cui divenne allievo. Intraprese la sua carriera seguendo l’indirizzo paterno che privilegiava una pittura sacra che si alimentava del recupero della tradizione rinascimentale veronese.

Caliari ne seppe offrire una originale interpretazione nel gruppo di opere che eseguì verso il1830 nelle chiese di Pojano di Valpantena e di Marcellise. Insegnante e poi conservatore dell'Accademia Cignaroli, Giovan Battista rinvigorì la tendenza purista e sentimentale della cultura ufficiale veronese nella prima metà del secolo. Con la realizzazione dei dipinti nella chiesa veronese dei Santi Nazaro e Celso (1826 divenne un vero e proprio specialista nella realizzazione del tema del Sacro Cuore. Caliari lasciò una vastissima produzione che annovera, oltre ai dipinti sacri, anche ritratti di notabili veronesi, nature morte e studi per le arti applicate (modelli per tessuti sacri prodotti dall'istituto Mazza). Morì prematuramente nel 1850.