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PITTORI: Capronnier Jean Baptiste

Agostino vescovo cardioforo

Agostino vescovo cardioforo

 

 

CAPRONNIER JEAN BAPTISTE

1868

La Hulpe, chiesa di san Nicola

 

Agostino vescovo cardioforo

 

 

 

La prima vetrata sul lato destro della navata mostra un vescovo che tiene nella sua mano sinistra il pastorale, mentre con l'altra regge sul petto un cuore fiammeggiante. L'immagine è relativa a sant'Agostino, vescovo di Ippona, Dottore della Chiesa e autore di numerosi scritti, di cui Le Confessioni, La Città di Dio e Sulla Grazia sono i più noti. Il cuore infiammato, tipica espressione iconografica che contraddistingue il santo, simboleggia l'amore ardente che Agostino nutrì per Dio e per il prossimo, amore che per lui è la componente fondamentale della vita cristiana.

La presenza di una sua raffigurazione nella chiesa è specificato dallo stemma che mette in risalto la vetrata: è lo stemma della famiglia Béthune, ornato dal motto "Spes in Deo non vana" ovvero "La speranza in Dio non è vana". Il marchese di Béthune fu il costruttore del castello "Solvay" nel 1842. Visse a La Hulpe fino al 1871 e fu membro del consiglio comunale come assessore. Offrì questa vetrata alla parrocchia nel 1868 a sua imperitura memoria perché il suo nome era Maximilien Auguste. La vetrata reca anche la scritta "JB Capronnier pinxit 1868".

 

Nella chiesa, fino al 1860, il coro era illuminato solo da quattro grandi finestre laterali, mentre l'apertura centrale sopra l'altare non esisteva. Quell'anno, il sacerdote Jean-Baptiste Chevalier ottenne l'autorizzazione dalla Fabbriceria ad aprire una quinta finestra sull'altare maggiore posta in fondo al coro. La presenza dell'altare non ha permesso di aprire una finestra con le stesse dimensioni delle altre quattro. Siccome risultava più piccola, per ragioni di armonia, fu deciso di accorciare le altre finestre in modo che tutte e cinque fossero delle stesse dimensioni. Davanti alla fascia inferiore delle aperture laterali il sacerdote pose le statue di sant'Anna, san Rocco, sant'Agostino e san Giuseppe eseguite dallo scultore Jacques de Braekeleer di Anversa, lo stesso che realizzò il pulpito. Tutte queste statue sono scomparse. Nel 1868 le finestre laterali furono sostituite da vetrate, opera di Jean-Baptiste Capronnier, uno dei più grandi maestri vetrai del suo tempo. L'anno successivo fu collocata la vetrata centrale, eseguita dallo stesso artista. Nel 1906 il parroco Louis Meurs diede inizio a un grande progetto di restauro della chiesa, che era stato avviato dal suo predecessore, padre Louis-Joseph Legraive, che quell'anno fu chiamato ad altri compiti e dovette quindi lasciare La Hulpe. I lavori terminarono il giorno di Ognissanti del 1907. Il cantiere non prevedeva alcuna trasformazione del coro e quindi stridente è il contrasto tra le navate accuratamente restaurate e il coro in uno stato pietoso. L'abate Meurs decise successivamente di intraprendere il restauro del coro.

 

 

 

Capronnier Jean Baptiste

Nacque a Bruxelles nel 1814 e fu alla testa del movimento per la rinascita della pittura di vetrate e della pittura su vetro. Nel 1820 Jean Baptiste andò a vivere in Brabantstraat a Schaerbeek con suo padre, il pittore di porcellane e doratore Jean-François Capronnier (1779-1853). Suo padre aveva già iniziato a realizzare vetrate colorate e nel 1834 fu incaricato di restaurare le vetrate storiche della Cattedrale di San Michele e Jean-Baptiste ebbe l'occasione di poter partecipare a questo considerevole lavoro. Jean-Baptiste diresse lo studio dal 1839.

Divenne rapidamente famoso e nel 1856 il re del Belgio Leopoldo I visitò il suo studio. Godette di una ottima reputazione grazie allo studio degli antichi metodi di lavorazione, ai suoi abili lavori di restauro di vecchie vetrate e alle copie realizzate per il Museo Archeologico di Bruxelles. Fu uno dei più celebrati maestri vetrai della sua epoca. Vetrate da lui firmate si trovano nella cattedrale Notre-Dame di Tournai e nella chiesa dei santi Michele e Gudule a Bruxelles.

Realizzò vetrate per diverse chiese di Bruxelles, tra cui la chiesa reale di S. Maria, di Bruges, di Amsterdam, di Anversa (chiesa di S. Giacomo), di Tournai (la cattedrale) e altrove. I suoi lavori furono commissionati anche per Francia, Italia e Inghilterra. All'Esposizione di Parigi del 1855 vinse l'unica medaglia assegnata per la pittura su vetro. Morì a Schaerbeek nel 1891.