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PITTORI: Caroselli e Palombi

Madonna con Gesù Bambino tra i santi Agostino, Felice, Dionigi e Nicola

Madonna con Gesù Bambino tra i santi Agostino, Felice, Dionigi e Nicola

 

 

CESARE CAROSELLI e ALESSANDRO PALOMBI

1899

Roma, Basilica di Santa Maria in Cosmedin

 

Madonna con Gesù Bambino tra i santi Agostino, Felice, Dionigi e Nicola

 

 

 

Sul catino, Madonna con Gesù Bambino tra sant'Agostino, san Felice, san Dionigi e san Nicola (XIX secolo), affresco di ambito romano.

 

L'altare maggiore del presbiterio è costituito da una mensa marmorea che poggia su una vasca in granito rosso. Fu consacrato nel 1123 da papa Callisto II che collocò al suo interno le reliquie dei santi Cirilla, Ilario e Coronato. Sopra l'altare si sviluppo un ciborio gotico, realizzato da Deodato di Cosma nel 1294. Al centro della parete dell'abside, al di sotto di una bifora, si trova la duecentesca cattedra marmorea, i cui braccioli sono ornati nella parte inferiore da due teste di leone. La parte superiore del ciborio presenta il mosaico dell'Annunciazione mentre vari affreschi abbelliscono l'abside, che si dirama in tre, ciascuna delle quali si apre verso l'esterno con una bifora. Tutte sono interamente decorate con affreschi in stile neomedioevale realizzati, come è annotato in una iscrizione, nel 1899 da Cesare Caroselli e Alessandro Palombi, due pittori della Scuola romana. I dipinti della cappella di destra sono dedicati alla Madonna: la Vergine è raffigurata col Bambino entro una mandorla tra due angeli e ai lati della bifora, a sinistra si vede la Natività di Maria, mentre a destra la Dormitio Virginis. Nella cappella di destra gli affreschi presentano la figura di san Giovanni Battista con l'Agnus Dei mentre, ai lati della bifora, osserviamo a sinistra la Predicazione del Battista e a destra il Martirio del Battista.

Nel catino dell'abside maggiore è raffigurata la Vergine in trono col Bambino tra i santi Agostino, Feliciano alla sua destra e Dionisio e Nicola alla sua sinistra. Ai lati della bifora sono visibili una Annunciazione, la Natività di Gesù, l'Adorazione dei Magi e la Presentazione di Gesù al Tempio. Agostino è raffigurato con un pallio, con la mano destra alzata in segno benedicente. Con la mano sinistra, nascosta sotto la stoffa, regge un grosso libro chiuso. La testa del santo è impreziosita da un'aureola. Il suo volto ha un aspetto giovanile con una elegante barba che gli copre il mento e le guance. La scritta in verticale S. AUGUSTINUS lo identifica, mentre è ritto in pedi con accanto il vescovo S. Felix o Felicianus.

 

L'originaria struttura della basilica fu ampliata da papa Adriano I (772-790), che ristrutturò un precedente luogo di culto cristiano attestato fin dal VI secolo. La basilica fu ulteriormente modificata nel 1123 ed oggi costituisce uno dei rari esempi di architettura sacra del XII secolo a Roma.

Il luogo dove sorge la basilica di Santa Maria in Cosmedin, in epoca romana era ubicato al margine sud-orientale del Foro Boario, vicino al fiume Tevere e al Circo Massimo. In quest'area si poteva trovare l'Ara Massima di Ercole invitto, edificata secondo la tradizione da Evandro dopo che Ercole ebbe ucciso il gigante Caco.

 

Cesare Caroselli

Nacque a Genazzano nel 1847 figlio del pittore Nicola. Manifestò sin da giovane una spiccata inclinazione al disegno e alla pittura per cui frequentò l'Accademia di San Luca. Nel 1866 si arruolò fra i garibaldini epartecipò alla battaglia di Bezzecca. Nel 1869 vinse il "Concorso Clementino" e nel 1870 il concorso "Balestra", con due quadri sono esposti nella Pinacoteca dell'Accademia. Nel corso della sua lunga attività affrescò varie chiese, fra cui ricordiamo san Giovanni in Laterano, santa Maria in Traspontina e santa Maria in Cosmedin. A Genazzano per il Santuario della Madonna del Buon Consiglio e per il Municipio ha dipinto due affreschi: il primo è una veduta del castello mentre il secondo è una tela che raffigura  "La disfida di Barletta" ispirato alle imprese dell'eroe locale Brancaleone.