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PITTORI: Maestro di Cholula

Agostino vescovo e cardioforo

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

MAESTRO DI CHOLULA

1800-1850

San Pedro Cholula, chiesa di sant'Agostino a san Agustin Calvario

 

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

 

Questa statua di sant'Agostino si trova nella omonima chiesa di San Agustin Calvario. una delle località che compongono la città di San Pedro Cholula. In realtà siamo di fronte a una immagine statuaria di natura processionale.

La festa principale si verifica il 28 agosto, giorno in cui viene celebrato il santo patrono Agostíno. In questa occasione gli abitanti del villaggio decorano con addobbi floreali l'interno della chiesa, mentre di notte vengono realizzati i fuochi di artificio. L'aspetto interessante della manifestazione è l'arrivo dagli altri paesi di processioni con le rispettive statue dei loro santi protettori con cui  partecipano alla festa.

A conclusione di questo evento una grande processione attraversa tutte le strade della città con le statue di sant'Agostino, della Vergine dei Rimedi e dei santi patroni dei paesi vicini.

San Agustín Calvario. come altri quartieri cittadini, apparteneva alla vecchia città di Zacapechpan, oggi San Pedro Cholula. Questa cittadina conserva i resti dell'ex convento francescano di San Gabriele, che risale al XVI secolo. La zona archeologica di Cholula mantiene reperti della cultura Olmec-Ximeca, evidenziata ldalle piramidi di Tonalcalli, Mezcali, Teopixcalco, Zenteocalco, Tepanapa.

 

L'immagine ci presenta un Agostino in abiti episcopali con nella mano sinistra un cuore fiammante, tipico simbolo iconografico del santo soprattutto dall'età barocca.

Il volto di Agostino esprime una sincera compunzione, pur nella semplicità della esecuzione. I colori forti utilizzati nella pittura della statua riescono a dare maggiore risalto ai tratti somatici del santo.

 

Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.

 

 

Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?

AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3