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PITTORI: Maestro di Indisheim

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI HINDISHEIM

1888

Hindisheim, chiesa dei SS. Pietro e Paolo

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

L'edificio dove si trova questa statua in legno che raffigura sant'Agostino sorge sull'area di precedenti edifici costruiti già a partire dal secolo VIII. Della chiesa romanica, ricostruita in stile gotico nel 1220, resta solo il campanile a vela con il suo tetto. Attualmente questo campanile-torre si compone di 4 piani, contiene elementi romanici nella sua parte inferiore, mentre la parte superiore è perforata da finestre gotiche gemelle. La navata della chiesa originale fu demolita nel 1807 e sostituita dalla attuale ampia navata costruita in stile "granaio" nel 1808-1809.

I lavori di ristrutturazione vennero intrapresi nel 1888 sotto la direzione dell'architetto P. Heinrich, grazie all'azione propulsiva del parroco Louis Sigwalt. La nuova chiesa era completata nei suoi elementi portanti già nel 1888. La torre della vecchia chiesa venne conservata nello stile originario. I materiali e le colonne del luogo di culto risalente al 1770 vennero riutilizzati per il presbiterio.

All'interno della chiesa è possibile ammirare lo splendido portico della chiesa romanica medioevale. Il portale è dominato dal timpano che raffigura Cristo in Maestà, mentre benedice la terra, circondato da Santi Pietro e Paolo. La scena che segue si riferisce alla parabola delle vergini sagge e delle vergini stolte. Il portale contiene anche una scultura lignea policroma nota come "apre Vergine". Si apre in due fogli con l'intervento di un angelo. Questo particolare lavoro artistico risale ai secoli XIII-XIV e costituisce l'unico esempio di questo tipo in Alsazia con quello di Kaysersberg.

La figura di Agostino si trova nel pulpito in legno. Assieme agli altri Dottori della Chiesa Gregorio, Gerolamo e Ambrogio, oltre che all'evangelista Marco, la statua abbellisce il pulpito in stile neo romanico-bizantino che è posizionato in mezzo alla navata centrale della chiesa.

Il santo, che indossa i guanti, veste il piviale episcopale e in testa porta la mitra. Il volto ha un aspetto ancora giovanile, per quanto maturo, con una folta barba che gli copre il mento. La sua postura stereotipata ne evidenzia gli attributi episcopali e dottrinali con nella mano sinistra un libro chiuso e la mano destra riposta delicatamente sul petto vicino al cuore.

Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.