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PITTORI: Maestro di Moulins

Sant'Agostino vescovo e cardioforo

Sant'Agostino vescovo e cardioforo

 

 

MAESTRO DI MOULINS

1870-1880

Moulins, chiesa del Sacro Cuore

 

Sant'Agostino vescovo e cardioforo

 

 

 

La vetrata che raffigura sant'Agostino si trova, con altre finestre, nella Cappella di Santa Margherita Maria a nord ovest del Coro della chiesa del Sacro Cuore a Moulins.

Nel riquadro sottostante Agostino si trova una scena della nascita di Gesù.

La struttura dell'immagine agostiniana è complessa e contiene diversi simboli che si riscontrano nella sua iconografia. E' vestito con abiti episcopali, ha una elegante mitra in testa avvolta dal nimbo dei santi: con la mano sinistra regge un cuore fiammante.

Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.

 

Nell'immagine Agostino con la sinistra sostiene il bastone pastorale e nello stesso tempo regge un cartiglio dove si può leggere CITE DE DIEU, con un chiaro riferimento alla celebre opera di Agostino.

L'opera fu scritta da Agostino dopo il Sacco di Roma da parte dei visigoti guidati da Alarico I nel 410, un evento che sconvolse il mondo romano ovvero. Agostino apprese la notizia mentre faceva la spola tra Ippona e Cartagine, dove si stava svolgendo un concilio. Presto gli arrivarono alle orecchie le accuse dei pagani contro il Dio cristiano che non aveva saputo difendere l'Urbe, ed assistette all'arrivo dei profughi con i loro racconti drammatici.

L'eccezionalità dell'evento lo sollecita a riflettere sul senso della vita e della storia. E nel 412 intraprende un'opera che lo impegnerà per una dozzina di anni e che diventerà uno dei pilastri della cultura occidentale. L'opera appare come il primo tentativo di costruire una visione organica della storia dal punto di vista cristiano, principalmente per controbattere le accuse della società pagana contro i cristiani.

 

Ai piedi dell'immagine c'è una ulteriore scritta che recita: SAINT AUGUSTIN PRIEZ POUR NOUS

 

La chiesa del Sacro Cuore si trova nel centro di Moulins, tra il quartiere storico del Palazzo dei Duchi e la piazza d'Allier.

Venne costruita fra il 1850 e il 1869 sul sito della chiesa di Saint-Nicolas ormai fatiscente, su progetto di Jean-Baptiste-Antoine Lassus, allievo di Viollet-le-Duc, in stile neo-gotico. La nuova chiesa fu costruita su iniziativa di padre Martinet e venne finanziata con una sottoscrizione pubblica lanciata nel 1838. Nel 1881 la grande chiesa in stile neo-gotico venne finalmente completata. La vecchia chiesa di san Nicola diede anche il nome al quartiere perchè il duca Louis aveva fondato nel 1400 un ospedale per ospitare alcuni suoi soldati. Annesso all'ospedale nel 1515 venne fondato un monastero domenicano dal Conestabile di Borbone, a seguito di un voto che fece a Marignano. Nel 1562 fu distrutto dagli Ugonotti. Il monastero venne ricostruito grazie all'intervento della corporazione dei barcaioli di Allier. La chiesa sopravvisse fino al 1858 quando, abbattuta, lasciò il posto alla nuova chiesa che fu titolata al Sacro Cuore di Gesù.

La navata centrale della chiesa presenta tre campate e il coro ha un deambulatorio con cappelle radiali, secondo uno schema tipico delle grandi cattedrali dei secoli XIII e XIV. La facciata ovest ha tre portali e ogni timpano è decorato con tematiche del del Sacro Cuore.