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PITTORI: Maestro di Namur

Agostino vescovo cardioforo

Agostino vescovo cardioforo

 

 

MAESTRO DI NAMUR

1890-1892

Namur, Abbazia di Maredsous

 

Agostino vescovo cardioforo

 

 

 

La vetrata ci offre una immagine di Agostino a figura intera molto luminosa. Il santo indossa i paramenti episcopali con la mitra in testa ed un elegante bastone pastorale nella mano sinistra. Con la mano destra regge un rosso cuore fiammante da cui esce una fiamma gialla. Il piviale è di un bel verde intenso, che spicca sulla sottostante cotta rossa e tunica bianca.

Ai piedi del santo è sdraiato un uomo, forse a rappresentare gli eretici che il santo ha sconfitto dottrinalmente con le sue argomentazioni e le sue opere teologiche.

La scritta SANCTUS AUGUSTINUS è incorniciata nell'arco che sovrasta due colonne binarie, entro la cui struttura classica è racchiusa l'immagine del santo. Il capo di Agostino è circondato dal nimbo dei santi di un nitido colore rosso con una corona perlinata bianca. Il volto del santo ha l'espressione di un uomo maturo, dallo sguardo attento ed autorevole. Una folta barba riccioluta e capelli biondi arricchiscono il suo volto.

L'abbazia di Maredsous è un monastero benedettino sorto nel XIX secolo, situato a Denée, nel comune di Anhée in Belgio. Fu fondato nel 1872 dal monaco belga Ildebrando de Hemptinne, che più tardi ne divenne abate. La costruzione della struttura venne finanziata dalla famiglia Desclée, che commissionò la maestosa opera all'architetto Jean-Baptiste Béthune (1831-1894), famoso esponente dello stile neogotico in Belgio. I lavori terminarono 20 anni più tardi nel 1892. Il progetto si è ispirato alla struttura della abbazia cistercense di Villers-la-Ville nel Brabante Vallone, che risale al XIII secolo. Nel 1878 il priorato di Maredsous fu elevato al rango di abbazia da papa Leone XIII e fece poi parte della Congregazione di Beuron. L'abbazia dal 1920 fu quindi affiliata alla congregazione dell'Annunziata all'interno della confederazione benedettina. Un breve pontificio di Pio XI del 12 ottobre 1926 concesse alla chiesa abbaziale il titolo di basilica minore.

L'abbazia di Maredsous è parimenti famosa per la sua birra e per i formaggi che vi sono prodotti. L'abbazia in poco più di cento anni è diventata uno dei poli trainanti la spiritualità benedettina nel nord Europa. Ciò è merito soprattutto dei due grandi abati Hildebrand de Hemptine e l'irlandese dom Columba Marmion. Dom Columba Marmion va annoverato fra le più importanti personalità dell'ordine benedettino del XX secolo. Terzo abate di Maredsous, mori nel 1923 in odore di santità e fu autore di testi di grande valore spirituale oltre che artefice della rinascita monastica nel paese che ebbe proprio a Maredsous il suo centro nevralgico. Sepolto nella Cappella di san Gregorio, all'interno della chiesa, lunga 76 metri e di gradevole ambiente neogotico, ancor oggi è oggetto di venerazione.