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PITTORI: Jules Claude Ziegler

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

JULES CLAUDE ZIEGLER

1838

Parigi, chiesa de La Madeleine

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Sant'Agostino è stato raffigurato in alto a sinistra in questo grandioso affresco dipinto nel coro della chiesa de La Madeleine a Parigi da Jules-Claude Ziegler (1835-1837). Indossa gli abiti episcopali e si riconosce perché imbraccia il bastone pastorale e porta la mitra in testa. Questo artista anziché rappresentare l'Assunzione di santa Maria Maddalena, come era nel progetto iniziale, ha preferito trattare la storia del Cristianesimo. Allievo di Ingres, Ziegler aveva conosciuto la notorietà la Salon parigino del 1831 suscitando un notevole interesse nei suoi confronti, tanto che lo Stato francese gli commissionò l'opera alla Madeleine. L'artista per soddisfare questa richiesta propone di tracciare l'intera storia del cristianesimo. Questa idea fu ben accetta dal governo di Thiers che voleva mettere una pietra sulle vicende passate del tempio presentando un progetto di riconciliazione nazionale. Ispirandosi al Cristo della Disputa del Sacramento di Raffaello, Zigler qui lo ripresenta come la figura centrale che presiede la storia del cristianesimo: sia in Oriente, alla sua destra, che in Occidente, alla sua sinistra.

Il Cristo benedice circondato dagli Apostoli, al vertice di una piramide umana: ai suoi piedi appare prima S. Maria Maddalena su una nuvola da tre angeli, come l'altare maggiore, con le parole di Cristo: dilexit multum (lei lo amava). I personaggi che popolano questo affollatissimo affresco sono, da sinistra dello spettatore, l'imperatore Costantino, san Maurizio, San Lorenzo che tiene la graticola e sant'Agostino scrive un libro su consiglio di Sant'Ambrogio. Segue un gruppo che ricorda l'epoca delle crociate, con i papi Urbano II e Eugenio III, Pietro l'Eremita, san Bernardo, il re Luigi VII con uno scudo con impressi i fiordalisi, Riccardo Cuor di Leone e i suoi soldati, san Luigi in ginocchio, Goffredo di Buglione, Roberto di Normandia, Suger, abate di Saint-Denis, il doge Dandolo, cieco, che regge la bandiera che piantò sulle mura di Costantinopoli, il connestabile Montmorency, circondati da nobili che li accompagnarono in una crociata.

In primo piano, un episodio contemporaneo della Guerra d'indipendenza greca raffigura un cadavere rovesciato, simbolo della Grecia che sta per essere sopraffatta, una madre che abbraccia i suoi figli, un prete greco alza le braccia per implorare da Dio.

A destra dello spettatore appaiono i primi discepoli e martiri, l'Ebreo Errante, Assuero, con una bisaccia sulla spalla e un bastone in mano; sant'Orsola e le sue compagne in Colonia (452) e san Symphorien, primo martire della Gallia. Più vicino, santa Caterina si appoggia alla ruota e santa Cecilia alla lira. Seguono i guerrieri franchi raggruppati attorno St. Waast che predica il vangelo; dietro Clovis viene battezzato da S. Remi, accanto c'è S. Clotilde e un druido guarda il re con rabbia. Di seguito troviamo Carlo Magno seduto sul suo trono, un dignitario che presenta le insegne del Sacro Romano Impero ed Eginardo, il suo segretario, mentre lporta i Capitolari. Un inviato del califfo Harun al Rashid consegna le chiavi del Santo Sepolcro. Di seguito ancora Alessandro III evoca il ricordo della prima pietra di Notre-Dame a Parigi; ai suoi piedi, Federico Barbarossa si inginocchia a Venezia assieme al Doge Ziani e ad un senatore veneziano. Allo stesso livello Zigler raffigura Ottone di Baviera e Giovanna d'Arco con i suoi compagni; in un angolo troviamo Raffaello, Michelangelo e Dante che rappresentano il Rinascimento. Segue Enrico IV, il convertito, e Luigi XIII che offre la sua corona alla Vergine, in compagnia Richelieu, vicino alle stele che riporta la dedica "ANN. MDCCCXXXVII / REG. LUD. PHILIP. / CEE. Ziegler".

La composizione è dominata dalla figura di Napoleone, l'imperatore che ha messo fine alla rivoluzione: con indosso un manto costellato di api d'oro, si rivolge a Pio VII, che gli ha consegnato la corona alla presenza degli attori del Concordato 1802. Un vescovo consegna a Napoleone il testo del Concordato, un trattato tra il Papa e ilsovrano su questioni religiose. Per eseguire questa pittura, che è stata presentata al pubblico 29 settembre 1838, Ziegler dovette documentarsi molto per evitare errori di abiti o stemmi, cercando piuttosto di dare ai suoi personaggi le esatte caratteristiche del loro secolo.