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PITTORI: Badaloni Paolo

Santa Monica con san Michele Arcangelo, san Nicola da Tolentino, san Ludovico da Tolosa e san Giacomo Maggiore

Santa Monica con san Michele Arcangelo,

san Nicola da Tolentino, san Ludovico da Tolosa

e san Giacomo Maggiore

 

 

PAOLO BADALONI

1450-1460

Monte San Savino, chiesa di sant'Agostino

 

Santa Monica con san Michele Arcangelo, san Nicola da Tolentino, san Ludovico da Tolosa e san Giacomo Maggiore

 

 

 

Paolo Badaloni noto anche come Paolo Schiavo è l'autore di questo affresco del XV secolo che raffigura in una striscia, sotto una lunetta con la Pietà, una teoria di santi fra cui si riconoscono san Michele Arcangelo, san Nicola da Tolentino, san Ludovico da Tolosa, san Giacomo Maggiore e santa Monica.

Questo dipinto murale fu dipinto per la chiesa di sant'Agostino a Monte san Savino fra il 1450 e il 1460.

Monica è raffigurata all'estrema destra in abiti monacali agostiniani neri mentre con le mani giunte prega con in mano una coroncina.

 

La chiesa di Sant'Agostino si affaccia sulla piazza di Monte San Savino nell'aretino, dirimpetto al battistero di San Giovanni. Venne costruita nel Trecento dagli agostiniani in stile gotico-umbro con una facciata a capanna in pietra bigia in cui spiccano, divisi da un cornicione, un registro superiore con l'occhio strombato e un registro inferiore con il ricco portale archiacuto con eleganti colonnine tortili che risente di influssi dello stile gotico umbro. La porta lignea a formelle è del secolo XV. La chiesa subì diverse ristrutturazioni. Uno fra gli interventi più significativi fu quello operato da Sansovino che nel 1525 addossò alla contro facciata della chiesa una cantoria in stile gotico e infine la chiesa fu rimodernata nel Settecento. Al suo interno si conservano varie opere d'arte. Di un certo interesse è la bella vetrata del rosone che è stata istoriata dalla bottega di Guillaume de Marcillat con un lavoro forse di Maso Porro con una rappresentazione di Sant'Agostino fra due angeli, opera del 1524. La torre campanaria a base quadrata con un bulbo a cappello sulla sommità è del secolo XIX.

 

Paolo Badaloni

Paolo Schiavo è lo pseudonimo di Paolo di Stefano Badaloni nato a Firenze nel 1397. Nella sua gioventù pratica l'ambiente artistico camaldolese influenzato dall'opera di Lorenzo Monaco. Al dire di Vasari lavorò nella bottega di Masolino da Panicale, subendo l'influenza della pittura di Masaccio e in seguito di Domenico Veneziano. Nel 1429 lo troviamo immatricolato all'Arte dei Medici e Speziali, mentre nel 1435 si trova a Castiglione Olona assieme a Masolino, per realizzare alcuni affreschi nell'abside della locale collegiata con Storie della vita di san Giovanni Battista. Tra il 1435 e il 1440 eseguì alcune tavole con angeli musicanti, sant'Ansano e san Biagio per un tabernacolo nella chiesa di San Lorenzo a San Giovanni Valdarno.

Opere successive che gli vengono attribuite sono l'affresco con la Madonna e Santi della chiesa di San Miniato al Monte a Firenze (eseguito nel 1436), il Tabernacolo dell'Olmo a Castello, presso Firenze (1447) e la Crocifissione mistica di santa Apollonia, ancora a Firenze nel 1448. Al 1460 risalgono gli affreschi e la tavola eseguiti per l'Oratorio delle Querce a Legnaia, vicino a Firenze. Dal 1462 è documentato a Pisa dove morì nel 1478.

Attribuito a Paolo Schiavo è anche un ciclo di affreschi che si conserva a Castelnuovo d'Elsa, nella chiesa dei santi Lorenzo e Barbara, che furono probabilmente dipinti intorno agli anni sessanta del Quattrocento.