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PITTORI: Maestro tedesco

Sant'Agostino Dottore della Chiesa

Sant'Agostino Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO TEDESCO

1445

Loffenau, chiesa della Santa Croce

 

Sant'Agostino Dottore della Chiesa

 

 

 

Già nel XIII secolo c'era una cappella di pellegrinaggio "alla Santa Croce" nel luogo dell'odierna chiesa. La prima "chiesa di Santa Croce", che era più grande, fu edificata intorno al 1400 dove sorgeva la cappella del pellegrinaggio. Fu ampliata nel 1725 e demolita nel 1842. Al suo posto fu costruita nel 1842-1843 in stile neogotico l'odierna chiesa. Della chiesa originaria si è salvato solo il coro che costituisce la parte inferiore dell'odierna torre. In questo ambiente si sono conservati gli affreschi tardo medievali dipinti su pareti e soffitti tra il 1440 e il 1455.

Entrando nel presbiterio della torre, lo sguardo si volge verso la parete est, che è traforata da una finestra ad arco ogivale, la cui vetrata, datata 1440 circa, raffigura Pietro e Paolo. Gli "Apostoli del Credo" sono raffigurati nella zona inferiore della parete est, che comprende l'intradosso della finestra e parte della parete sud. Gesù Cristo e i suoi apostoli sono raffigurati quasi a grandezza naturale. Portano filatteri con parole che, secondo una leggenda del VII-VIII secolo, avrebbero pronunciato quando si separarono. Nella sequenza degli apostoli, che è stata dipinta e che non corrisponde a nessuna delle sequenze tramandate dagli evangelisti, si osservano da sinistra a destra: Pietro, Gesù Cristo, Andrea, Giovanni, Giacomo il Vecchio, Giuda Taddeo, Giacomo il Giovane, Bartolomeo, Simone Zelota, Filippo, Mattia, Tommaso e Matteo (intradosso).

Nella campata nord del vetusto coro sulla volta sono stati raffigurati i Dottori della Chiesa con gli evangelisti. Agostino è facilmente riconoscibile perché, come gli altri Dottori i santi Gregorio, Ambrogio e Gerolamo, viene identificato da un filatterio che porta il suo nome SANCTUS AUGUSTINUS.

Il santo è seduto davanti ad uno scrittoio, su cui è appoggiato un foglio che Agostino sta vergando con una penna. In testa porta la mitra episcopale, ma indossa l'abito scuro dei monaci agostiniani che seguono la sua regola. Alla cintola si nota una cintura che scende fin quasi ai suoi piedi. Agostino ha un volto giovanile, attento all'azione dello scrivere. Non porta la barba al mento come da consuetudine iconografica dell'epoca in area tedesca.

 

Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.