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PITTORI: Maestro tedesco

Mola mistica con i Dottori della Chiesa

Mola mistica con i Dottori della Chiesa

 

 

MAESTRO TEDESCO

1445

Loffenau, chiesa della Santa Croce

 

Mola mistica con i Dottori della Chiesa

 

 

 

L'affresco conservato nella chiesa della santa Croce a Loffenau, presenta la tematica della mola mistica, un soggetto iconografico particolarmente sentito e diffuso nella iconografia tedesca del Quattrocento.

L'affresco si trova su una parete ogivale della chiesa di origini medioevali, che oggi è officiata dalla chiesa evangelica. Al livello superiore il dipinto non riporta la scena della Annunciazione, come invece appare frequentemente in altri analoghi esempi, ma propone la raffigurazione dei quattro evangelisti, che svuotano i loro sacchi di grano direttamente nella mola che produrrà le ostie. In questo contesto Dio Padre stesso lascia cadere dolcemente il corpo esanime del Figlio dentro la mola, assieme alle parole evangeliche.

A mettere in moto la macchina della mola ci sono lateralmente, al posto degli abituali apostoli, undici vescovi e un pontefice. Al livello inferiore sono raffigurati i Dottori della Chiesa: in primo piano appare san Gregorio Magno papa con la tiara in testa. A destra si affaccia san Gerolamo con il cappello cardinalizio. Alle spalle di san Gregorio compare un vescovo e dietro, seminascosto, un altro vescovo: sono sant'Agostino e sant'Ambrogio, peraltro non distinguibili perchè non hanno specifici attributi iconografici.

Più in basso ancora l'affresco mostra diversi gruppi sociali, religiosi e laici, che sono in attesa di ricevere il sacramento dell'eucaristia. Nella campata nord del vetusto coro sulla volta sono stati raffigurati i Dottori della Chiesa con gli evangelisti. Altre scene raffigurano il Credo degli apostoli e la Leggenda della Vera Croce.

I santi e le figure bibliche sono raffigurati con movimenti naturali e i loro volti sono ritratti sensibili e delicati. I colori sgargianti e vividi ricordano i dipinti ellenistici. Si può notare la presenza del viola pallido visto a Pompei, il verde chiaro, il rosa, il giallo chiaro, l'azzurro e i delicati toni del rosso, il tutto con una luminosità forte ma sottile.

 

Già nel XIII secolo c'era una cappella di pellegrinaggio "alla Santa Croce" nel luogo dell'odierna chiesa. La prima "chiesa di Santa Croce", che era più grande, fu edificata intorno al 1400 dove sorgeva la cappella del pellegrinaggio. Fu ampliata nel 1725 e demolita nel 1842. Al suo posto fu costruita nel 1842-1843 in stile neogotico l'odierna chiesa. Della chiesa originaria si è salvato solo il coro che costituisce la parte inferiore dell'odierna torre. In questo ambiente si sono conservati gli affreschi tardo medievali dipinti su pareti e soffitti tra il 1440 e il 1455.

Entrando nel presbiterio della torre, lo sguardo si volge verso la parete est, che è traforata da una finestra ad arco ogivale, la cui vetrata, datata 1440 circa, raffigura Pietro e Paolo. Gli "Apostoli del Credo" sono raffigurati nella zona inferiore della parete est, che comprende l'intradosso della finestra e parte della parete sud. Gesù Cristo e i suoi apostoli sono raffigurati quasi a grandezza naturale. Portano filatteri con parole che, secondo una leggenda del VII-VIII secolo, avrebbero pronunciato quando si separarono. Nella sequenza degli apostoli, che è stata dipinta e che non corrisponde a nessuna delle sequenze tramandate dagli evangelisti, si osservano da sinistra a destra: Pietro, Gesù Cristo, Andrea, Giovanni, Giacomo il Vecchio, Giuda Taddeo, Giacomo il Giovane, Bartolomeo, Simone Zelota, Filippo, Mattia, Tommaso e Matteo (intradosso).