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PITTORI: Agostino di Marsiglio

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

AGOSTINO DI MARSIGLIO

1439-1440

Siena, Ospedale di S. Maria della Scala

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Questo affresco raffigura sant'Agostino e costituisce un particolare della decorazione che Agostino di Marsiglio realizzò per il soffitto della terza campata della Sala d'Infermeria o Pellegrinaio, dell'Ospedale di S. Maria della Scala a Siena.

Nel complesso  e articolato sviluppo pittorico della Sala, al pittore bolognese Agostino di Marsiglio si deve la realizzazione della decorazione pittorica delle sei volte a crociere del soffitto: dipinte tra 1439 e 1440 comprendono santi, profeti e personaggi dell'antico Testamento, tutti indicati dal nome e legati da un programma iconografico unitario.

Agostino è qui raffigurato come vescovo e Dottore della Chiesa. Fra le mani regge alcuni libri di varie dimensioni sovrapposti fra loro. In testa porta la mitra: il volto ha un aspetto ancora giovanile e senza barba. Sotto il piviale si nota  chiaramente la presenza dell'abito monacale nero degli Eremitani, che, seguendo la regola del santo, hanno sempre considerato Agostino come il loro padre fondatore.

 

Il Pellegrinaio è un salone monumentale situato nell'ex-ospedale di Santa Maria della Scala a Siena. Al suo interno lungo le pareti si conserva uno dei cicli di affreschi più importanti del Quattrocento senese. Alla sua realizzazione lavorarono vari artisti quali Domenico di Bartolo, Pietro d'Achille Crogi, Priamo della Quercia, Lorenzo Vecchietta e, dopo il 1570, Giovanni di Raffaele Navesi. L'intero ciclo illustra le finalità istituzionali dell'ospedale, facendo spesso ricorso a scene, uniche in Europa, della vita quotidiana che si svolgeva al suo interno. Gli episodi descritti costituiscono pertanto straordinari documenti storici, oltre che artistici.

L'edificazione di questo grande ambiente risale all'incirca al periodo 1320-1330, anche se l'assetto praticamente definitivo fu raggiunto solo intorno al 1380. Agli inizi del Quattrocento si procedette alla ristrutturazione della volta la pericolante, sostituendo quella in legno con quella attuale. L'ambiente godeva di un'importanza speciale, dato che si rovava al centro del complesso. Inoltre aveva la funzione di offrire, con una cura particolarmente riservata, l'ospitalità ai pellegrini di passaggio sulla Francigena diretti a Roma o di ritorno. Quanto a questo i Senesi sapevano bene che questo flusso di persone aveva avviato la fortuna cittadina, facendovi transitare un numero straordinario di genti, di beni e di capitali proprio da quando era stata deviata, nell'Alto Medioevo, la via Cassia.