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PITTORI: Maestro di Martinengo

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI MARTINENGO

1475

Martinengo, convento di S. Maria Incoronata

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Il coro quadrato della chiesa del convento di S. Maria Incoronata a Martinengo ha la volta a crociera a sesto acuto e il catino absidale su costoloni rotondi decorati che prendono l'avvio da mensole angolari. Gli affreschi dell'Incoronazione di Maria, gli Angeli musicanti, gli evangelisti, i Dottori della Chiesa e le figure di santi e Apostoli sono opera di un artista anonimo riconducibile alla scuola dei Bembo, al quale si suppone sia subentrato per ragioni che non conosciamo il Maestro di Martinengo che si ispirò alle opere del Mantegna. I suoi affreschi sono considerati tra i primi affreschi "rinascimentali" della Lombardia

I gruppi di Angeli musicanti sono festose macchie di colore rosso, verde, giallo, dalle quali emergono le teste, le mani, gli strumenti.

Nel primo sottarco, sopra l'altare, sono raffigurati i dodici Apostoli che riportano nei cartigli un articolo del Credo. Nelle quattro vele del coro vi sono otto grandi figure sedute sopra eleganti troni. Nel secondo sottarco sono raffigurate alcune sante a tre quarti. Nello spicchio centrale, in fondo all'abside scopriamo il tema mariano glorioso della Incoronazione. L'affresco, che mostra Maria seduta accanto a Cristo che la incorona, dà il titolo stesso alla Chiesa e al Convento. Maria Incoronata è attorniata da nove cori di angeli. Nelle vele sono ben visibili i quattro Dottori della Chiesa: sant'Agostino, come gli altri, è seduto allo scrittoio intento a scrivere e dirimpetto ha san Giovanni Evangelista. Alle spalle si erge un grande edificio che prospetticamente rianvia all'alto dei cieli.

Il Convento di Santa Maria Incoronata è espressione dell'architettura francescana lombarda del XV secolo. È stato fatto costruire a Martinengo da Bartolomeo Colleoni insieme a quello di Santa Chiara L'uno per i francescani, l'altro per le Clarisse. La Chiesa venne consacrata dal vescovo Ludovico Donato nel 1476 col titolo di Santa Maria Incoronata, proprio nel primo anniversario della morte di Colleoni. I Frati minori osservanti che abitarono il Convento, nel 1598 lasciano il posto ai Frati minori riformati. Quando nel 1810 Napoleone decretò la soppressione di tutti gli Istituti religiosi, il Convento venne chiuso. Tra i molti beni con cui Colleoni aveva impreziosito il Convento, restò poco e diverse opere furono trafugate e finirono nella reale Galleria di Brera a Milano. Dopo diversi passaggi di proprietà nel 1868 il Convento venne acquistato dai religiosi della Congregazione della Sacra Famiglia che si adoperò per far rivivere il Convento. L'ultimo intervento di restauro del Convento dell'Incoronata ha interessato gli affreschi, i muri perimetrali e il consolidamento statico dell'intera struttura.

La facciata della chiesa presenta due snelle monofore ad arco acuto trilobato. Il vano della porta d'entrata è a tutto sesto con semplice nervatura in arenaria recante nella lunetta un affresco di stile giottesco che raffigura la Nascita di Gesù con Maria e San Giuseppe attorniato da angeli in adorazione. Nell'architrave è presente il simbolo del sole di S. Bernardino con il trigramma «IHS», abbreviazione greca della parola Gesù. Attorno sono disegnati dodici raggi serpeggianti, simboli dei dodici apostoli e dei dodici articoli del Credo; e, tra questi, altri otto raggi minori, allegoria delle otto beatitudini.