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PITTORI: Maestro di Appach

I santi Agostino e Ambrogio

I santi Agostino e Ambrogio

 

 

MAESTRO DI APPACH

1480-1520

Oberstdorf, Cappella dell'Appach

 

I santi Agostino e Ambrogio

 

 

 

A sud di Oberstdorf, sulla strada per Birgsau, sorgono le pittoresche cappelle Loretto, che formano la fine di una via Crucis con dieci stazioni, che inizia nella chiesa parrocchiale. La più piccola e antica delle tre cappelle è la cappella Abbach. Fu consacrata dal vescovo Johann di Augusta nel 1493. L'origine del nome non è stata ancora chiarita. Probabilmente è il nome di un campo, su cui fu costruita la cappella. È un edificio ottagonale e al suo interno su due pareti sono conservati vari affreschi fra cui questo riquadro che riproduce i santi Agostino ed Ambrogio. Entrambi sono vestiti con i paramenti episcopali, la mitra in testa e il bastone pastorale. Agostino sulla sinistra è contraddistinto da un enorme cuore trafitto.

I volti dei due santi sono piuttosto rovinati. Lo sfondo è costituito da un muro a mattoni.

L'affresco misura 112x65 cm.

Delle tre cappella la più bella e più grande è la Marienkapelle. Fu costruita quando la cappella Abbach nel Seicento divenne una famosa cappella di pellegrinaggio. La terza cappella denominata Josef era posta a conclusione della Via Crucis. In origine era una Cappella con la  "Tomba di Cristo". L'insieme comprende anche una casa di accoglienza, che fu ricostruita nel 1661 e il cui cappellano si occupava dei pellegrini. Nelle adiacenze a nord-ovest delle cappelle si trova la fontana Marienbrunnen. Si dice che la sua acqua, che era originariamente estratta da una sorgente sotto la Hofmannsruh, facesse miracoli. Era particolarmente popolare tra le giovani donne che volevano rimanere incinta.

 

Agostino compare con Ambrogio in diverse circostanze: nel battesimo impartitogli a Milano, come Dottore della Chiesa, nella scena della A logica libera nos, nel Te Deum. In ogni caso la figura di Ambrogio si staglia nettamente, per l'importanza del santo, che Agostino riconobbe come proprio maestro: rigator meus. Ambrogio fu vescovo di Milano in un periodo travagliato dell'impero romano, percorso da correnti di pensiero diverse e con rigurgiti di paganesimo. Ambrogio si palesò come il baluardo estremo del cristianesimo contro ogni avversità.

A Milano, grazie anche all'ascolto delle splendide prediche del santo vescovo Ambrogio, Agostino trovò quello che cercava, ovvero la fede in Gesù Cristo che gli dette quella gioia piena e quell'appagamento totale che aveva sempre cercato, magari affidandosi anche a dottrine, come il manicheismo, rivelatesi poi fallaci ai suoi occhi. L'incontro fra la personalità di questo gigante della fede e della cultura con Agostino ha messo particolarmente in luce il legame tra vita e fede, fra filosofia e amicizia, fra ricerca intellettuale e amore di Dio, che rappresenta la nota distintiva della figura di Sant'Agostino.

Nella notte di Pasqua del 387 dopo Cristo, a Milano, il vescovo Ambrogio battezza Agostino.

 

In questa città era allora vescovo Ambrogio, uomo eccellente fra i migliori e sommamente gradito a Dio. Questi predicava molto frequentemente la parola di Dio nella chiesa, e Agostino seduto in mezzo alla gente lo stava a sentire con la massima attenzione.

POSSIDIO, Vita di Agostino, 1, 3