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PITTORI: Maestro patavino

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO PATAVINO

1400-1450

Padova, Musei Civici

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Questo affresco, come altri all'interno dell'ex convento, è stato riscoperto durante i lavori di restauro del complesso conventuale agostiniano eremitano di Padova. Vi è raffigurato sant'Agostino in abiti episcopali con la mitra in testa e l'aureola che gli avvolge il volto. Si intravede chiaramente la tonaca nera dei monaci agostiniani, come sovente accade in questo genere di raffigurazioni, che ha l'intento di informare l'osservatore che Agostino appartiene, anzi è il vero fondatore dell'Ordine che segue la sua regola.

L'affresco è stato strappato da un ambiente del primo piano dell'ex complesso degli Eremitani a Padova, che comprendeva la chiesa e il convento. Attualmente il dipinto è custodito nei Musei Civici di Padova.

Fra i gruppi che andranno a costituire gli Eremiti di Sant'Agostino, ia Padova sono segnalate ben due delle congregazioni che saranno chiamate a costituire la Magna Unio nel 1256, i frati guglielmiti e i frati di san Giovanni Bono. La sede cittadina dei frati di san Guglielmo di Malavalle era posta nel borgo suburbano di Santa Croce, e come attestano le fonti era un importante centro di vita religiosa nel Duecento. Pur non conoscendo con esattezza l'anno della loro fondazione, è possibile farla risalire almeno agli anni trenta del secolo XIII, quando i frates de busco sono citati in alcuni documenti.

A Padova esisteva anche un altro ordine eremitico, quello dei Giamboniti, presenti in città almeno dal 1242, che dalla nativa Romagna si era diffusa in Emilia, Veneto e Lombardia. La comunità di eremiti si stanzia in un borgo di Padova ancora semirurale, vicinissimo però alla prima cerchia delle mura cittadine, in maniera affine a quanto fatto dai Domenicani e il loro convento di Santa Maria Valverde, poi intitolato a Sant'Agostino.

Se non ci sono dubbi che a metà secolo XIII esistano a Padova sia i Giamboniti stanziati all'Arena che i Guglielmiti, stabilitisi a Santa Croce, sembra probabile una loro, forse parziale, fusione dopo la bolla papale del 1256 che decreta la nascita dell'Ordine degli Eremiti di Sant'Agostino.

Dalla bolla papale del 4 aprile 1259 Favore sacre religionis sappiamo che la chiesa degli Eremitani era in costruzione, visto che nel documento il pontefice Alessandro IV concede ai frati di poter celebrare la Santa Messa sopra un altare portatile o mobile, a causa appunto, della non ultimazione dei lavori al tempio.

Almeno dal 1275 anche il convento prenderà la stessa intitolazione della chiesa quindi la dedicazione ai Santi Filippo e Giacomo e non più a Santa Maria della Carità.