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PITTORI: Pedro de Alloytiz

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

PEDRO DE ALLOYTIZ

1662

Hernani, monastero di Sant'Agostino

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La statua si trova nel convento di sant'Agostino a Hernani, ma fu originariamente scolpita per abbellire la pala d'altare dello scomparso convento agostiniano di Zarugalde.

Più di cento anni fa, nel sobborgo di Zarugalde venne chiuso l'insediamento monastico agostiniano e questa scultura barocca che per secoli aveva abbellito la pala d'altare fu trasferita a Hernani. La statua era stata realizzata dall'architetto e scultore barocco Pedro de Alloytiz nel 1662 per il monastero di Nuestra Señora de la Misericordia de Mondragón. Il convento delle suore agostiniane, costruito nel sobborgo di Zarugalde intorno al 1550, era, assieme a quelli dei frati francescani e alle suore della Concezione, uno dei tre monasteri che esistevano nell'area urbana.

Il monastero agostiniano di Zarugalde scomparve nel 1904 quando la comunità si trasferì ad Aretxabaleta per stabilirsi nella vecchia stazione termale di Otalora. La chiusura ha comportato la scomparsa e la dispersione delle opere d'arte che vi erano custodite. Nell'Archivio storico dei protocolli di Gipuzkoa sono tuttavia conservati documenti che riguardano la realizzazione della pala d'altare che Pedro de Alloytiz costruì per quel convento di sant'Agostino. Ricerche d'archivio hanno permesso di scoprire un disegno manoscritto dello stesso Alloytiz con lo schizzo della pala d'altare che progettava di scolpire per le suore di Zarugalde. Il documento è datato 16 novembre 1661 e fa parte della memoria dell'opera e del contratto per i quali l'architetto e scultore di Biscaglia si impegnò a terminare l'opera per il giorno di san Giovanni del 1662. Il Maestro Alloytiz con i suoi collaboratori avrebbe ricevuto 850 reais come pagamento per la pala d'altare realizzata in noce.

Dallo schizzo preparato da Alloytiz la pala d'altare, da erigere su un piedistallo, aveva un ordine ionico. Fregio, architrave, cornice e le sue colonne striate si conformavano a questo stile. Lo schizzo del maestro mostra i due terzi di una pala «piatta, con predella, con il Tabernacolo al centro, con un solo corpo, quattro colonne ioniche, con basamento, tre nicchie, la principale con arco semicircolare e il lati inscatolati». Un'immagine rudimentale attribuibile al santo, con pastorale, mantello e mitra, occupava la nicchia principale. L'opera abbellì per oltre 300 anni la cappella del convento di Zarugalde.

 

La statua di Agostino lo raffigura come Padre della Chiesa, vestito con l'abito del suo ordine, le maniche larghe, la cintura di cuoio, il mantello, la mitra e il bastone nella mano destra. Con la mano sinistra regge il modello di una chiesa su un libro. Una policromia elegante e ricca impreziosisce questa scultura verticale e frontale, come corrisponde a una figura destinata a presiedere una pala d'altare. La sua espressione naturale con la bocca aperta, la sua postura e la voluminosità degli abiti e delle loro pieghe, inducono a notare una certa influenza dello scultore barocco Gregorio Fernández.

Gli Agostiniani di Zarugalde lasciarono il loro convento nel 1904 per le cattive condizioni di salubrità del monastero situato vicino al corso del fiume Aramaio. Volevano stabilirsi nel convento confiscato di san Francesco, ma non raggiunsero un accordo con il Consiglio Comunale, per cui acquistarono nel 1903 per 95.000 pesetas la vecchia stazione termale di Otalora de Aretxabaleta.

 

 

Pedro Alloitiz o Alloytiz

Nacque a Forua (Biscaglia) verso il 1610. La sua figura si confonde con quella di due scultori di Forua che condividono nome e cognome. Il primo, Pedro de Alloitiz Aguirre, potrebbe essere il padre dell'omonimo secondo. Entrambi erano parenti di Antonio de Alloytiz, un importante retablista, che a volte prende il secondo cognome Aguirre e in altri Muniaran. Il primo, Pedro de Alloitiz Aguirre, è attivo nella prima e nella seconda decade del Seicento. Il secondo Pedro de Alloitiz esercitava una notevole attività in quasi tutta Biscaglia, e sporadicamente a Guipúzcoa e Álava. Associato più di una volta ad Antonio de Alloitiz, dal 1630 si è già affermato nel panorama artistico. Nel 1644 si sposò a Forua con Magdalena de Zumalabe. La sua ultima citazione in documenti risale all'anno 1683. Tra le sue opere principali ricordiamo le quattro pale d'altare collaterali di Elexalde-Galdácano (Vizcaya) che realizzò nel 1660; la pala d'altare monumentale di Deba-Guipúzcoa (1663), e altre due nella stessa chiesa (1683). La sua attività è nota anche ad Arceniega-Álava (1668), Bilbao (convento di La Encarnación, 1675), Albóniga-Bermeo (tabernacolo, 1675), Lemóniz-Vizcaya (1677). Morì verso l'anno1685.