Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Scuola Madrilena

PITTORI: Scuola Madrilena

Agostino e la scena del Tolle lege nel giardino di Milano

Conversione di S. Agostino: la scena del Tolle lege nel giardino di Milano

 

 

SCUOLA MADRILENA

XVII secolo

Antequera, Convento agostiniano Madre di Dio

 

Conversione di Agostino

 

 

 

L'opera, di autore spagnolo ignoto, forse di Madrid, è una tela a olio seicentesca che si trova nel monastero agostiniano della Madre di Dio ad Antequera vicino a Malaga.

Agostino è seduto sotto un albero con un libro aperto deposto per terra. Dall'alto scende una luce accompagnata da alcuni angioletti dove si può legegre agevolmente la scritta Tolle lege, Tolle lege. Agostino ha un viso giovanile, con una folta barba nera e indossa un elegante abito nero e giallo di stile contemporaneo al pittore.

Lo sfondo cupo dona maggior risalto alla luminosità della scena principale con un Agostino che sembra rivolgersi a Dio e al messaggio che gli viene inviato dal cielo.

 

E, come racconta nelle Confessioni, recatosi in giardino, si mise sotto una pianta a piangere amaramente, e diceva: - Quanto tempo ancora? Quanto ancora? Domani, domani ! ancora un po' di tempo. Ed era desolato di non sapersi decidere o a restare nel mondo o a consacrarsi a Dio.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea

 

Così parlavo e piangevo nell'amarezza sconfinata del mio cuore affranto. A un tratto dalla casa vicina mi giunge una voce, come di fanciullo o fanciulla, non so, che diceva cantando e ripetendo più volte: «Prendi e leggi, prendi e leggi». Mutai d'aspetto all'istante e cominciai a riflettere con la massima cura se fosse una cantilena usata in qualche gioco di ragazzi, ma non ricordavo affatto di averla udita da nessuna parte ... Tornai al luogo dove stava seduto Alipio e dove avevo lasciato il libro dell'Apostolo all'atto di alzarmi.

Lo afferrai, lo aprii e lessi tacito il primo versetto su cui mi caddero gli occhi. Diceva: « Non nelle crapule e nelle ebbrezze, non negli amplessi e nelle impudicizie, non nelle contese e nelle invidie, ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non assecondate la carne nelle sue concupiscenze... » Non volli leggere oltre né mi occorreva. Appena terminata infatti la lettura di questa frase, una luce, quasi, di certezza penetrò nel mio cuore e tutte le tenebre del dubbio si dissiparono.

AGOSTINO, Confessioni 8, 12, 29