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PITTORI: Cesellatore bolognese

Agostino vescovo e cardioforo

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

CESELLATORE BOLOGNESE

1650-1660

Bologna, Basilica di san Giacomo Maggiore

 

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

 

La gemma con scolpito a sbalzo l'immagine di Agostino vescovo e cardioforo si trova in un calice piuttosto complesso, che vede sul piede i santi Pietro, Paolo e Francesco e sul sottocoppa altri santi Agostiniani.

Alcuni studi compiuti sulle argenterie della chiesa di san Giacomo a Bologna datano l'opera alla metà del Seicento. Questa realizzazione orafa presenta un nodo a candelabro sbalzato con fitti motivi floreali. Le testine emergenti ai vertici del tronco di piramide rovesciato, fanno pensare a decorazioni che si inquadrano nell'orizzonte culturale ed artistico della seconda metà del Seicento. Molto interessanti sono le figure fuse dei santi Pietro, Paolo e Francesco, poste sul piede del calice e i santi Tommaso da Villanova, Nicola da Tolentino e Agostino sul sottocoppa del calice.

La posizione occupata da questi santi è indicativa dato che sulla coppa, il luogo più vicino alla transustanziazione, dunque luogo privilegiato nella decorazione, sono raffigurati proprio i tre santi agostiniani. Questa circostanza riafferma il peso della committenza agostiniana per un calice che si può immaginare sia stato espressamente eseguito per questa chiesa o per una chiesa agostiniana. La raffigurazione è particolarmente significativa nel caso di Agostino in quanto viene qui accentuato il suo rapporto con il Cristo che "mi ha bersagliato il cuore con le frecce del tuo amore" (Confessioni 9, 2, 3).

Questa accentuazione è esplicitata nel cuore fiammante che regge nella mano sinistra. Questa scelta iconografia della committenza proposta su un calice cerca di dare maggiore concretezza al pensiero di Agostino, identificando con l'Eucaristia le frecce dell'amore di Gesù che bersagliano il cuore del Santo. Va inoltre sottolineato che tutti e tre i Santi raffigurati mostrano e quasi ostentano un tipico simbolo dell'Ordine agostiniano e cioè la cintura che cinge i loro fianchi. E' certamente un simbolo che segna immediatamente l'appartenenza all'Ordine dei tre santi e che supera i secoli e le specificità di ognuno di loro, riconducendo lo spettatore all'unità della famiglia agostiniana.

Agostino è qui raffigurato nella tradizionale veste episcopale con la mitra in testa e il bastone pastorale impugnato dalla mano destra. Il viso del santo evidenzia una persona avanti negli anni, ma nello stesso tempo forte e temprata con uno sguardo che esprime autorevolezza. Una folta barba riccioluta gli copre le guance fino al petto. Oltre alla cintura l'appartenenza di Agostino all'Ordine agostiniano è sottolineato dal suo abito che è quello dei monaci agostiniani.