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PITTORI: Pieter van den Bosch

Agostino e il bambino sulla spiaggia

Agostino e il bambino sulla spiaggia

 

 

PIETER VAN DEN BOSCH

1640-1670

Braunschweig, Herzog Anton Ulrich-Museum

 

Agostino e il bambino sulla spiaggia

 

 

 

Questo disegno di Bosch, dalla forma rettangolare e delle dimensioni di 24 x 19 cm, raffigura un tema caro alla iconografia agostiniana. Vi è rappresentato il tema della ricerca del mistero della Trinità dove sant'Agostino incontra un bambino in riva al mare con cui colloquia rendendosi conto dei propri limiti.

Il santo regge con la mano sinistra un grosso libro chiuso, mentre con la destra si rivolge verso il bambino quasi interrogandolo. Il Bambino stupito, si svolge verso di lui, mentre continua nel suo gioco. La raffigurazione di Agostino è alquanto inusuale soprattutto per l'abbigliamento e il tipo di volto.

L'opera è conservata a Braunschweig, nel locale Herzog Anton Ulrich-Museum. Fondato nel 1754, costituisce uno dei più antichi musei pubblici europei. Il nucleo originario delle opere esposte deriva dalla collezione di dipinti del duca Antonio Ulrico di Brunswick-Lüneburg, già ospitati nel suo Schloss Salzdahlum.

Questa leggenda è stata studiata da L. Pillion in La Légende de s. Jérome in Gazette des Beaux-Arts del 1908. L'episodio che godrà di molta fortuna nella iconografia agostiniana riprende un testo della Lettera apocrifa a Cirillo che avrebbe scritto lo stesso Agostino. In un passo Agostino ricorda una rivelazione divina con queste parole: "Augustine, Augustine, quid quaeris ? Putasne brevi immittere vasculo mare totum ?".

Questa leggenda si troverebbe forse già nel XIII secolo, sotto forma di exemplum, in uno scritto di Cesare d'Heisterbach (cfr. H. I. Marrou, Saint Augustin et l'ange, une légende médioévale, in l'Homme devant Dieu, Mélanges offerts au P. de Lubac, II, 1964, 137-149).

Questa leggenda sulla Trinità soppiantò ben presto la leggenda della Vedova che trattava dello stesso argomento della Trinità. L'origine di questa tematica iconografica non proverrebbe dunque dalla agiografia medioevale quanto piuttosto dalla predicazione.

L'episodio descritto in questa leggenda è abbastanza noto: Agostino, grande indagatore del problema del Bene e del Male, un giorno passeggiava per una spiaggia quando incontrò un bambino-angelo che con un secchiello prendeva dell'acqua di mare e la versava in una piccola cavità nella sabbia. Alla domanda del Santo su che cosa stesse facendo, il bambino avrebbe risposto che voleva porre tutto il mare dentro quel buco. Quando il Santo gli fece notare che ciò era impossibile, il bambino avrebbe replicato che così come non era possibile versare tutto il mare dentro la buca allo stesso modo era impossibile che i misteri di Dio e della SS. Trinità entrassero nella sua piccola testa di uomo.

Ciò detto sparì, lasciando il grande filosofo nell'angoscia più completa.

 

 

Pieter van den Bosch

Paulus o Pieter van den Bosch (1612-1673) è stato un pittore olandese seicentesco, che visse durante l'età dell'oro artistica di quella nazione. Era nato ad Amsterdam e nell'ottobre del 1650 dichiarò di avere 37 anni. È noto soprattutto per le sue opere di genere e per le nature morte di fiori. Nel 1663 si trasferì a Londra, dove morì probabilmente prima del 1683. Non va confuso con il precedente Pieter van den Bosch (1604-1649) di Leida.