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PITTORI: Maestro di Braga

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI BRAGA

1600-1610

Braga, Museo Pio XII

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La statuetta che raffigura sant'Agostino è conservata a Braga nel Museo Pio XII. Questo Museo si trova nello stesso edificio del Museo Medina.

Il Museo Pio XII è stato creato nel 1957 da Luciano Afonso dos Santos, un appassionato di archeologia per molti anni, che vi ha raccolto il materiale archeologico che teneva nella Domus Santiago. Inaugurato nel 2002, il Museo è dedicato all'archeologia e all'arte sacra e narra la storia delle popolazioni in modo cronologico. E' suddiviso in tre sezioni: il Museo Pio XII con mostre permanenti e temporanee, la Galleria Henry Medina che riunisce l'opera del celebre ritrattista di Esposende, la torre medievale che, costruita nel 1372, apparteneva al centro medievale della città. Grazie alla sua altezza di 40 metri la torre offre una vista panoramica della città la cui storia è raccontata lungo i cinque piani su cui si snoda l'ascesa alla Torre.

Nel museo è conservata anche una parte di peristilio di una villa romana nella posizione originale.

 

La raffigurazione di Agostino segue uno schema iconografico tipico dell'Ordine, dove il santo si presenta in vesti pontificali, ma risulta ben visibile la nera tunica dei monaci agostiniani.

Questa consuetudine ha la finalità di affermare la diretta dipendenza dell'Ordine agostiniano dalla figura del santo che è sempre stato considerato Padre dell'Ordine e fondatore, attraverso la Regola,  dell'Ordine agostiniano stesso.

Il braccio destro è monco, mentre le altre parti del corpo sono sufficientemente ben conservate. Il volto del santo ha un aspetto giovanile con uno sguardo dolce e una delicata barba che gli copre le guance. Nella mano sinistra impugna il bastone pastorale obliquamente, mentre non sappiamo cosa tenesse nella mano destra.

La statua poggia su un piedistallo colorato con la scritta in portoghese del santo: S. AGOSTINHO.

 

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.

 

 

8. 1. Ma il beato Valerio, ormai vecchio, che più degli altri esultava e rendeva grazie a Dio per avergli concesso quello speciale beneficio, considerando quale sia l'animo umano, cominciò a temere che Agostino fosse richiesto come vescovo da qualche altra chiesa rimasta priva di pastore, e così gli fosse tolto. E ciò sarebbe già accaduto, se il vescovo, che era venuto a sapere la cosa, non lo avesse fatto trasferire in un luogo nascosto, sì che quelli che lo cercavano non riuscirono a trovarlo.

8. 2. Il santo vecchio, vieppiù timoroso e ben consapevole di essere ormai molto indebolito per le condizioni del corpo e per l'età, scrisse in modo riservato al primate di Africa, il vescovo di Cartagine: faceva presente la debolezza del corpo e il peso degli anni e chiedeva che Agostino fosse ordinato vescovo della chiesa d'Ippona, sì da essere non tanto suo successore sulla cattedra bensì vescovo insieme con lui. Di risposta ottenne ciò che desiderava e chiedeva insistentemente.

8. 3. Qualche tempo dopo, essendo venuto Megalio, vescovo di Calama e allora primate della Numidia, per visitare dietro sua richiesta la chiesa d'Ippona, Valerio, senza che alcuno se l'aspettasse, presenta la sua intenzione ai vescovi che allora si trovavano lì per caso, a tutto il clero d'Ippona ed a tutto il popolo. Tutti si rallegrarono per quanto avevano udito e a gran voce e col massimo entusiasmo chiesero che la cosa fosse messa subito in atto: invece il prete Agostino rifiutava di ricevere l'episcopato contro il costume della chiesa, mentre era ancora vivo il suo vescovo.

8. 4. Allora tutti si dettero a persuaderlo, dicendo che quel modo di procedere era d'uso comune e richiamando esempi di chiese africane e d'oltremare a lui che di tutto ciò era all'oscuro: infine, pressato e costretto, Agostino acconsentì e ricevette l'ordinazione alla dignità maggiore.

8. 5. Successivamente egli affermò a voce e scrisse che non avrebbe dovuto essere ordinato mentre era vivo il suo vescovo, perché questo era vietato dalla deliberazione di un concilio ecumenico, che egli aveva appreso soltanto dopo essere stato ordinato: perciò non volle che fosse fatto ad altri ciò che si doleva essere stato fatto a lui.

8. 6. Di conseguenza si adoperò perché da concili episcopali fosse deliberato che coloro che ordinavano dovevano far conoscere a coloro che dovevano essere ordinati o anche erano stati ordinati tutte le deliberazioni episcopali: e così fu fatto.

POSSIDIO, Vita di Agostino, 8, 1-6