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PITTORI: Maestro di Brno

Agostino, la Vergine e san Nicola da Tolentino

Agostino, la Vergine e san Nicola da Tolentino

 

 

MAESTRO DI BRNO

1670-1690

Brno, chiesa dell'Annunciazione e San Tommaso Apostolo

 

Agostino, la Vergine e san Nicola da Tolentino

 

 

 

La tela è caratterizzata da una elegante semplicità nella composizione della struttura dell'opera e nello stesso tempo rivela un'intensa e devota religiosità, che si manifesta nelle espressioni di serena compostezza che emanano dai volti dei personaggi principali. Al centro della scena sta ritto in piedi, vestito dell'abito nero monacale degli eremitani agostiniani, san Nicola da Tolentino, il primo dei santi che hanno dato grandezza spirituale all'Ordine. Il pittore ha voluto rappresentare la Gloria del santo mentre viene incoronato dalla Vergine, da Cristo e da sant'Agostino. La corona gli viene conferita per i suoi meriti e la motivazione possiamo leggerla nelle due pagine del libro aperto che regge con la mano sinistra.

Sul petto si scorge il tipico simbolo iconografico di san Nicola e cioè il sole raggiato, che lo caratterizza in modo specifico nelle raffigurazioni che lo vedono protagonista. Sopra la sua testa, seduti su nuvole, tra un tripudio di angeli, assistono alla scena la Vergine, il Cristo sul lato sinistro ed Agostino dall'altro a destra. Quest'ultimo indossa il piviale episcopale, ma l'osservatore può notare agevolmente anche la tonaca nera dei monaci eremitani. Questa presenza esprime una antica consuetudine, che durò a lungo e fu diffusa dagli agostiniani, che sostenevano che Agostino fosse il loro autentico fondatore. Agostino porta in testa una mitra bianca e con la mano sinistra regge un esile e lungo bastone pastorale. Il suo viso, benché maturo nella espressione gestuale, ha un aspetto ancora giovanile con una folta e lunga barba nera che gli scende fino al petto. Lo scenario in cui si svolge l'incoronazione è affollato da numerosi angioletti, che però si pongono in secondo piano rispetto a san Nicola, quasi a voler concentrare l'attenzione sulla straordinarietà dell'avvenimento che viene descritto.

L'opera è conservata a Brno, nella chiesa cattedrale dell'Annunciazione e San Tommaso Apostolo.

 

La Cattedrale di Brno è conosciuta anche come la chiesa dell'Annunciazione e di San Tommaso. Si presenta come una grandiosa chiesa barocca, anche che originariamente fu edificata in stile gotico. La sua fondazione, così come il monastero agostiniano, di cui costituiva la chiesa, risale al 1330 ad opera del margravio moravo Giovanni Enrico. L'aspetto barocco è il risultato delle ristrutturazioni eseguite nel corso del Seicento. L'edificio fu seriamente danneggiato durante le guerre hussite e nel corso dell'assedio svedese di Brno nel 1645. Jan Baptist Erna dal 1661 iniziò il restauro della chiesa, che assunse l'attuale aspetto barocco. Jan van der Furth decorò la facciata monumentale occidentale con statue di santi e durante gli anni 1732-1752 Moritz Grimm e suo figlio František Antonínfu ricostruirono il vecchio convento e la prelatura. Sul portale è presente una statua del margravio e di suo figlio Jošt nelle vesti di un re romano, opera di Joseph Leonard Weber.

L'altare maggiore propone una pala che raffigura la Rivelazione di Cristo agli Apostoli opera del pittore austriaco Franz Anton Maulbertsch. La decorazione scultorea fu eseguita tra il 1762 e il 1764 da Josef Winterhalder con Jakub Scherz. Quest'ultimo è anche l'autore di due altari laterali nel coro che conservano dipinti di Thaddeus Rotter.

Gli altri altari laterali risalgono alla fine del Seicento e sono opera degli scultori Ferdinand Pfaundler, Baltasar Frobel e Jan van der Furth. Antonin Martin Lublinsky ha dipinto un sant'Agostino, che è una copia di Peter Paul Rubens presente nella chiesa di san Tommaso a Praga in Malá Strana.

All'estremità della navata sinistra si trova un altare barocco con un crocifisso gotico e angeli di Joahn J. Schauberger, che copre l'ingresso originale della Cappella Mariana e proviene dal monastero.