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PITTORI: Maestro lombardo

La Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica

La Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica

 

 

MAESTRO LOMBARDO

1620-1640

Busto Arsizio, Museo di Arte Sacra

 

La Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica

 

 

 

Questo quadro che raffigura la Madonna della Cintura coi santi Agostino e Monica è opera di un  Pittore attivo nella prima metà del Seicento in ambiente lombardo. Realizzato con la tecnica ad olio su tavola, presenta le dimensioni di cm 213x143.

In origine il quadro era conservato nella cappella dell'oratorio San Filippo Neri sempre a Busto Arsizio.

Attualmente si trova nel Museo di Arte Sacra di questa città, ospitato in locali parrocchiali, presso la chiesa di San Michele. Ordinato e catalogato con la direzione di Lia De Pra Cavalieri, di Giuseppe Gualmo e di Emanuele Bisterzo, e con la collaborazione della Soprintendenza ai Beni Culturali della Lombardia, questo piccolo Museo è formato da più sezioni, che riguardano opere figurative, dipinti, sculture, antifonari, stampe antiche, incisioni in rame, arredi sacri e opere donate da artisti contemporanei.

Il materiale conservato fondamentalmente proviene dalle chiese che appartenevano alla parrocchia di San Michele.

 

L'episodio riprende le parole di Isaia Et erit Iustitia cingolum lomborum eius et Fides cingolum renum eius, che formano il riferimento teologico del culto della cintura, soprattutto in ambito agostiniano. Il culto mariano ha origini piuttosto antiche: già sant'Ambrogio nel IV sec. promosse un grande sviluppo della marianologia soprattutto in relazione alla Verginità della Madonna. L'eredità teologica mariana ambrosiana fu raccolta da Agostino e dai movimenti religiosi che a lui si ispirarono nei secoli successivi. Il culto mariano costituì un elemento unificante e di resistenza per occidentali e bizantini durante le fasi di espansione araba.

Sarà nel corso del VII secolo che i Franchi assumeranno su di sé questa missione riportandola ad esperienze puramente occidentali, grazie all'aiuto dei missionari delle isole britanniche e dell'Irlanda. Nei secoli precedenti era stato l'accordo tra Longobardi e Roma e diffonderne il culto in ogni città. Dal V secolo la Chiesa di Costantinopoli influì notevolmente sul culto mariano in Lombardia, soprattutto attraverso i monaci che hanno lasciato numerose testimonianze. All'epoca di san Carlo, dal 1560 al 1584, furono promosse nelle diverse parrocchie le istituzioni delle Confraternite del SS. Sacramento in collegamento a quelle già esistenti di ispirazione mariana.

Fra queste era particolarmente attiva la Confraternita della Madonna della Cintura o Confraternitas Cinturatorum. Proprio per l'influsso degli agostiniani, largamente presenti nel XVI secolo a Milano, tale confraternita prese il nome di Arciconfraternita dei Cinturati di S. Agostino e santa Monica sotto l'invocazione di Nostra Signora della Consolazione, ricordando così nella denominazione il fondatore del culto e sua madre. La prima grande festa in onore della Madonna della Cintura si tenne la prima domenica d'Avvento del 1575 in Roma con la partecipazione del papa, di cardinali e di una numerosa popolazione. Per secoli si continuò a celebrare questa festa la prima domenica di Avvento.

Papa Clemente X, con il breve Ex iniucto nobis del 27 marzo 1675, fissò la festa il giorno successivo a quello di S. Agostino. Nel 1700 è nota l'esistenza di confraternite della Madonna della Cintura in tutta Italia, in altre nazioni, nonché a Tagaste